Mathi (TO)

Addio a Domenico Pasteris, volontario della Protezione Civile e attore per passione

Si è spento a 68 anni Domenico Pasteris, simbolo di altruismo e gentilezza

Addio a Domenico Pasteris, volontario della Protezione Civile e attore per passione
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Addio a Domenico Pasteris, volontario della Protezione Civile e attore per passione. Volontario instancabile, motociclista e amante del cinema, ha lasciato un'impronta profonda nella comunità di Lanzo e Mathi.

Addio a Domenico Pasteris

Addio a Domenico, il volontario con la passione per il cinema. Domenico Pasteris si è spento sabato 3 maggio, all'età di 68 anni, all'hospice dell'ex ospedale Mauriziano di Lanzo, a causa di un male incurabile. Così ne parla la moglie Mary: «Parecchia è la gente riconoscente per quanto portato avanti a loro favore. Cercava sempre di strappare un sorriso ed era mai noioso. Siccome aveva molti amici a Lanzo, ha scelto d'essere tumulato in quel cimitero. Da una decina d'anni era andato in pensione, come dipendente della cartiera di Mathi. La Protezione Civile era la sua vita. Per qualsiasi cosa, lui c'era. Inoltre coltivava la passione per la motocicletta. Infine ha partecipato, come attore, sul set di un paio di film».

La Pandemia

Domenico è stato uno degli “eroi” della pandemia da Covid-19. Interpellato dal nostro giornale, proprio in quei drammatici mesi, affermava: «Da maggio ad agosto 2020, abbiamo svolto una settantina di mansioni legate al virus, tra cui: la sorveglianza al mercato lanzese, la distribuzione delle mascherine e la sensibilizzazione della popolazione». Il suo impegno era proseguito, nel 2021 e 2022, con la campagna vaccinale.

I film e la Protezione Civile

Inoltre aveva recitato in Torino Criminale 2 e “Non era come me”, sul tema della violenza contro le donne, girato dal regista Demetrio Toscano. Vi aveva preso parte con il compaesano Giuseppe Landi. Per quanto concerne il suo impegno nella Protezione Civile Valli di Lanzo, in cui ricopriva il ruolo di vicepresidente, Simone Reviglio, referente del gruppo così lo ricorda: «Se ne va un pezzo della mia vita. Nel 2012 si era unito alla nostra famiglia, portando una ventata d'allegria. Un incidente in moto aveva rischiato di allontanarlo per sempre dal mondo del volontariato, ma la tua testardaggine e la forza di volontà, lo fecero tornare più forte di prima. Sono presidente dell'associazione dal 2017 e lui è stato mio vice, revisore dei conti e segretario. Ha presenziato a ogni riunione e a quasi tutti i servizi. Solo il sabato lo dedicava alla moto, così la domenica la teneva libera per coprire qualsiasi turno. Ne abbiamo passate veramente tante insieme. Rammento le notti a Usseglio a cercar di chiudere occhio sui sedili del Defender. Ho tanti ricordi delle feste gestite insieme che potrei scrivere un libro. Ha dato disponibilità fino a quando il corpo gliel'ha permesso. Purtroppo non è riuscito a indossare la divisa nuova. Lascia un vuoto che nessuno riuscirà mai a colmare. Ogni volta che farò un servizio penserò a lui e a mio padre Tom, soprattutto quando toglierò un nido di calabroni. Un'attività che non gli piaceva, perché era allergico alla puntura di imenotteri ma, se mancava personale, si metteva subito a disposizione. Era davvero una persona speciale».

Il funerale è stato celebrato martedì 6 maggio, nella parrocchiale di Mathi.