San Zeno Naviglio (BS)

Rapina nella sala slot di San Zeno Naviglio: due finiscono in manette

I due alla vista dei militari hanno minacciato un addetto alla sicurezza a una dipendente

Rapina nella sala slot di San Zeno Naviglio: due finiscono in manette

Rapina nella sala slot di San Zeno Naviglio: due finiscono in manette.

Due finiscono in manette

Nelle prime ore di questa mattina (lunedì 8 dicembre 2025) i carabinieri del  N.O.R. – Sezione Radiomobile e della Stazione di Brescia–Lamarmora hanno arrestato in flagranza di reato due uomini, rispettivamente di 20 anni, cittadino egiziano incensurato, e 28 anni, cittadino pakistano con precedenti di polizia, ritenuti responsabili dei reati di rapina aggravata in concorso, resistenza a pubblico ufficiale, porto di armi od oggetti atti ad offendere, minaccia a pubblico ufficiale e sequestro di persona.

Rapina nella sala slot a San Zeno Naviglio

I militari sono giunti sul posto a seguito della segnalazione giunta al 112 Nue per una rapina in corso nella sala slot Las Vegas in via Caselle. Una volta sul posto i militari sono riusciti a bloccare uno dei due rapinatori armato di coltello che aveva nel frattempo già immobilizzato e minacciato un addetto alla sicurezza. Il secondo soggetto, alla vista dei militari, aveva sequestrato una dipendente  minacciandola con un coltello puntato alla gola e rivolgendo gravi minacce anche ai militari. Dopo una breve fase di interlocuzione, l’uomo è stato neutralizzato mediante l’impiego del TASER in dotazione e bloccato: la donna è stata quindi liberata, illesa.

 A bordo di un’auto senza targa

Dagli accertamenti è emerso che i due, giunti poco prima a bordo di un’autovettura priva di targhe, travisati e armati di coltello, si erano fatti consegnare il contenuto di una cassa temporizzata e di alcune slot machine per un totale di 40.200 euro, somma interamente recuperata e restituita all’avente diritto. Sono stati inoltre sequestrati due coltelli, le maschere, i guanti usati e l’autovettura BMW impiegata per il colpo, sottoposta a rilievi tecnici a cura del S.I.S. del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Brescia.

I due sono stati poi trasferiti al Nerio Fischione di Brescia  a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.