Usmate Velate (MB)

“Usmate Gate”, cade ogni accusa nei confronti dell’ex vicesindaco

Il gip ha definitivamente accolto l'archiviazione del procedimento a carico di Pasquale De Sena poiché "il fatto non sussiste"

“Usmate Gate”, cade ogni accusa nei confronti dell’ex vicesindaco

Nuovo capitolo nell’ormai infinita saga del caso “Usmate Gate”: nella giornata di ieri, mercoledì 15 ottobre, è arrivata l’archiviazione ufficiale delle accuse mosse a suo tempo contro l’ex vicesindaco Pasquale De Sena, ritenuto dunque assolutamente estraneo ai fatti.

“Usmate Gate”, cade ogni accusa nei confronti dell’ex vicesindaco

A darne comunicazione è stato direttamente l’avvocato di De Sena, Maurizio Bono, che attraverso un comunicato stampa ha chiarito come le accuse nei confronti del suo assistito nell’ambito del caso corruzione che ha scosso il Comune di Usmate Velate siano state definitivamente archiviate:

“Il procedimento penale avviato lo scorso anno nei confronti del mio assistito per un’ipotesi di corruzione è stato definitivamente archiviato. Il provvedimento del Giudice per le Indagini Preliminari accoglie integralmente la richiesta della Procura della Repubblica, riconoscendo l’assoluta estraneità del mio assistito ai fatti oggetto d’indagine. Si tratta di una decisione che chiude con chiarezza e senza alcuna ombra una vicenda che aveva ingiustamente coinvolto l’avvocato De Sena, restituendogli pienamente la serenità personale e professionale. Desidero esprimere apprezzamento per la serietà e la tempestività con cui la Procura ha svolto gli accertamenti, giungendo in tempi rapidi ad una conclusione che rende giustizia alla verità dei fatti”

Un anno fa l’avviso di garanzia

Le indagini a carico di De Sena, ricordiamo, erano state avviate nell’estate del 2024 nell’ambito dell’inchiesta già in corso. In particolare l’ufficio della Procura ipotizzava una presunta responsabilità in un non meglio identificato atto corruttivo in concorso con Antonio Colombo, ex responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune finito nel frattempo in carcere. Da alcune indiscrezioni sembrava che gli inquirenti non contestassero azioni legati all’attività amministrativa e politica di De Sena, bensì alcune di carattere professionale per via della sua attività di avvocato. Il suo nome sarebbe infatti spuntato in alcune intercettazioni che vedevano coinvolti lo stesso Colombo e il padre di quest’ultimo nell’ambito di una compravendita di un terreno a Camparada nella quale De Sena avrebbe svolto il ruolo di legale per una delle due parti in trattativa.

“Soddisfatto, ma resta il rammarico”

Secondo la tesi difensiva, tuttavia, la compravendita sarebbe avvenuta in maniera del tutto trasparente e regolare respingendo dunque ogni addebito di carattere corruttivo. E, a distanza di oltre un anno, la Procura ha accolto la tesi difensiva. Così come ha fatto il Gip, che ha provveduto all’archiviazione delle accuse poiché “il fatto non sussiste”. La fine di una brutta storia per De Sena, che a caldo ha commentato:

“Apprendo con soddisfazione l’archiviazione del procedimento penale a mio carico per insussistenza del fatto. Innanzitutto ringrazio il mio collega, avvocato Maurizio Bono sia in qualità di mio legale sia di amico che in questo lungo periodo mi è stato vicino supportandomi in questa che per me è stata una vicenda dolorosa e che da subito appariva assurda e priva di fondamento. Ringrazio inoltre i miei familiari ed i tanti amici che mi sono stati vicini credendo da subito nella mia innocenza, sicuramente questa vicenda mi ha indicato chiaramente quali sono i veri amici e quelli che tali si appalesavano solo per convenienza. Rimane il rammarico per aver vissuto questa pagina ingiusta che con con un po’ più di accortezza da parte degli organismi preposti poteva e doveva essere evitata. Sicuramente questa situazione mi ha arricchito professionalmente perché in un certo senso ho provato e mi sono immedesimato in prima persona con quello che accade a tanti cittadini che mi capita spesso di difendere per la mia professione e che vengono ingiustamente indagati per poi essere dichiarati totalmente estranei ai fatti.”