E’ iniziato lunedì 1° settembre 2025 a Verona il nuovo anno accademico di Medicina con l’esordio del cosiddetto “semestre filtro”, il sistema che sostituisce il tradizionale test d’ingresso nazionale. Al termine dei primi mesi di studio e di due prove scritte, fissate per il 20 novembre e il 10 dicembre, verranno selezionati 365 studenti che potranno proseguire dal secondo semestre.
Università di Verona, debutta il semestre filtro a Medicina
Gli iscritti complessivi all’ateneo scaligero sono 1.166, distribuiti tra i corsi di Medicina e Chirurgia, Medicina e Chirurgia a indirizzo tecnologico e Odontoiatria. La selezione si inserisce nel quadro nazionale che prevede oltre 24.000 posti programmati.
La riforma, che punta a valorizzare l’impegno degli studenti nel percorso di studi piuttosto che in un’unica prova a crocette, non ha però convinto del tutto i ragazzi: molti lamentano la mole di materie da affrontare in tempi ristretti e la forte pressione, percepita come superiore rispetto al vecchio sistema.
Gli auguri del Presidente Zaia
Sull’avvio della novità è intervenuto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha rivolto un augurio agli aspiranti medici di Verona e Padova:
“Voglio rivolgere un caloroso augurio alle studentesse e agli studenti che da oggi iniziano il percorso di Medicina e Chirurgia nelle Università di Verona e Padova, sperimentando per primi le nuove modalità di accesso tramite il semestre filtro. È un cambiamento che segna un passo importante verso un sistema più equo, capace di valorizzare davvero l’impegno e la passione degli studenti. Abbiamo un grande bisogno di giovani professionisti preparati e motivati, che saranno la spina dorsale del nostro sistema sanitario nei prossimi anni. Medicina non è solo una facoltà, ma una vocazione, una scelta di vita a servizio degli altri. A tutti loro dico: credete nelle vostre capacità e non sprecate questa occasione”.
Così il presidente Luca Zaia ha salutato l’avvio del nuovo anno accademico per gli aspiranti medici.
“Il semestre filtro – prosegue Zaia – è una formula innovativa che permette agli studenti di misurarsi sul campo, con lo studio e con i docenti, e non solo con un test a crocette. È un modello che mette al centro il merito, che seleziona i futuri medici durante il percorso di studi e non con una prova di poche ore. Garantendo maggiore serenità e pari opportunità a tutti, è anche un segnale forte che le istituzioni sanno ascoltare le richieste delle famiglie e dei ragazzi. La riforma che esordisce oggi è sperimentale e perfettibile, in futuro andrà implementata e migliorata, ma rappresenta un’ottima base di partenza che nel tempo darà una risposta alla carenza di medici e alle storiche criticità nell’accesso alla professione”.
“Ringrazio le Università di Verona e Padova, i Rettori e i docenti per l’impegno con cui hanno accolto questa sfida. Il Veneto, terra di eccellenza sanitaria, non può che essere orgoglioso di accompagnare i propri giovani in questo percorso. Buon lavoro e buon cammino a ciascuno di voi”, conclude Zaia.