A Martinengo la prima camminata “in rosso” per dire no alla violenza contro le donne in occasione del 25 novembre, la Giornata mondiale che ricorda come prevaricazione di genere sia una piaga che miete vittime ogni anno.
Frazzi: “Vogliamo camminare per chi non può farlo”
Grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione comunale, l’Asst Bergamo Ovest e alcune associazioni del territorio, per la prima volta la città è stata teatro di un’iniziativa forte, che ha visto la partecipazione di un folto gruppo di martinenghesi, tutti con il fazzoletto rosso al collo, per dire il loro no alla prevaricazione di genere. L’appuntamento era alle 14.15, alla Casa di Comunità dove si sono tenuti brevi interventi da parte dell’assessore ai Servizi sociali Franca Frazzi e della referente per il “Gruppo no alla violenza Martinengo” Adriana Belotti e una toccante lettura della referente della biblioteca Monia Fratus, una storia vera tratta dal libro di Serena Dandini “Ferite a morte”.
“E’ emozionante vedervi qui così numerosi – ha esordito l’assessore – è un segnale forte per la cittadinanza. Vogliamo camminare per chi non può farlo perché si trova in una situazione di violenza e di paura, per dire a tutte che non sono sole, noi ci siamo. Il problema è di tutti, grazie per essere qui”.
“Nel nostro piccolo possiamo contribuire a dire no a questo fenomeno che sembra diventare sempre più grande e difficile da contrastare – ha aggiunto Belotti – Il nostro gruppo dal 2017 si impegna per mettere in campo delle attività ma siamo pochi, se qualcuno volesse unirsi a noi sarà il benvenuto. Grazie soprattutto agli uomini che sono qui, anche se pochi, perché credo che siano loro a doverci dare una grande mano per testimoniare ai loro pari che bisogna combattere la violenza. Non continuiamo a pensare che sia legata agli extracomunitari o agli sconosciuti: i dati dicono che tra chi agisce violenza ci sono italiani e stranieri, mariti e fidanzati”.
Un corteo per le strade e fiocchi rossi per riflettere
Il corteo, con in testa uno striscione “Gruppo no alla violenza Martinengo”, si è incamminato lungo le strade cittadine scortato da Protezione civile e carabinieri, seguendo un percorso fatto di tappe dove l’assistente sociale Concetta La Greca ha appeso fiocchi rossi con frasi che invitano a una riflessione, come “Rompi la paura, scegli la vita”, “Scegli il rispetto sempre”, “Nessuno può farti sentire inferiore senza il tuo consenso”, “Il silenzio uccide, la voce salva”, “Un violento non merita il tuo amore, merita una denuncia”, “Una donna non dovrebbe mai difendersi da chi ama”, “La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci”, “Chi ama difende!”.
Il serpentone è poi rientrato alla “Casa di comunità”, dove Frazzi ha accompagnato i presenti in una visita guidata per far conoscere i suoi spazi e i servizi offerti alla cittadinanza.

