Tutela equilibrio ecologico degli ambienti fluviali: la Provincia approva il piano di contenimento del cormorano
Il documento è stato votato all'unanimità dal Consiglio provinciale.

Il piano sarà attuato dal 15 settembre 2025 al 15 marzo 2026: per tutelare l'equilibrio ecologico degli ambienti fluviali dalle predazioni del cormorano se ne abbatteranno un centinaio.
La Provincia di Cuneo ha approvato il piano di contenimento del cormorano
E' per tutelare l'equilibrio ecologico degli ambienti fluviali che la Provincia di Cuneo ha approvato nei giorni scorsi un piano di contenimento del cormorano sul proprio territorio.
L’obiettivo che il piano si pone - fanno sapere ai margini del consiglio che ha approvato il documento all'unanimità - è il contenimento della pressione predatoria su un patrimonio ittico già in sofferenza, considerato che ogni esemplare può consumare oltre mezzo chilo di pesce al giorno, incidendo in modo significativo sugli ecosistemi acquatici.
L'abbattimento di un centinaio di esemplari
Secondo un censimento aggiornato, gli esemplari di cormorano (Phalacrocorax carbo) sul territorio sono stimati tra i 1.115 e i 1.600. Nel periodo indicato (dal 15 settembre al 15 marzo) sarà consentito l'abbattimento di 115 esemplari, ossia il 10% del censito, come stabilito da Ispra.
Il piano avrà durata quinquiennale
Il piano durerà dal 2025 al 2030, ed è molto importante per la gestione del territorio cuneese. Rispetto a quello del quinquiennio precedente presenta 3 importanti novità:
- Aumento delle specie ittiche autoctone: accanto alla trota marmorata, il piano include ora anche il temolo e la savetta tra le specie da proteggere in via prioritaria. Si tratta di esemplari fondamentali per il mantenimento dell’equilibrio dell’ecosistema fluviale e per la sopravvivenza delle popolazioni ittiche locali, sempre più minacciate dalla predazione e da fattori ambientali.
- Mantenimento dei corpi idrici di intervento del piano precedente (Torrente Gesso), ampliamento di tratti tra cui il Fiume Stura di Demonte, il Torrente Maira, il Torrente Varaita, aggiunti tratti del Fiume Po e aree limitrofe (Lago Faule e Lago casalgrasso), del Fiume Tanaro e del Torrente Corsaglia, comprese le rispettive aree limitrofe. Questo permetterà una maggiore tutela delle specie (trota marmorata, savetta, temolo) e una maggiore efficacia delle azioni di contenimento nei bacini più colpiti dalla presenza del cormorano. Si passa dai circa 70 km del precedente piano ai circa 210 kml piano attuale.
- Coinvolgimento di nuovi soggetti attuatori: oltre al personale del nucleo faunistico provinciale, il piano prevede ora anche il coinvolgimento di cacciatori abilitati e guardie volontarie venatorie, che potranno operare previa frequenza di un corso formativo specifico. Una misura che amplia le possibilità operative, mantenendo al contempo un alto standard di controllo e competenza.