Un viaggio che ha impiegato più di cinquant’anni a compiersi.
Il meratese Luis Fogaroli a dicembre partirà per Manila, nelle Filippine, per visitare l’orfanotrofio dove trascorse i primi quindici mesi della sua vita prima di essere adottato da una coppia di Bergamo.
Nel suo paese d’origine, da allora, non è mai più ritornato.
Torna nelle Filippine 50 anni dopo per aiutare l’orfanotrofio in cui fu adottato
Fogaroli, nato nelle Filippine nel 1970, oggi residente a Merate e impiegato nella sorveglianza antincendio all’ospedale Mandic, porterà con sé la solidarietà raccolta in queste settimane attraverso una campagna online, destinata a sostenere la struttura che lo accolse da neonato.
«Vorrei davvero riuscire a toccare anche il cuore dei meratesi con la mia storia – racconta – Vivo qui da sette anni, da quando mi sono trasferito per convivere con quella che nel 2022 è diventata mia moglie, Vlasta Ciobanu».
Il suo viaggio sarà un ritorno alle origini ma anche un gesto di riconoscenza. «Sono cresciuto in una famiglia dove l’accoglienza era vissuta a 360 gradi – prosegue – I miei genitori, Piero e Rosita, aiutavano chiunque avesse bisogno, dalle persone vittime di violenza ai rifugiati di guerra. Da loro ho imparato il valore dell’altruismo e della solidarietà e partendo dal loro esempio per anni ho svolto anche io attività di volontariato, nello scoutismo e nella Croce Rossa principalmente. Se oggi sento il desiderio di restituire qualcosa a chi, 55 anni fa, si è preso cura di me, è anche grazie a loro».

L’adozione a 15 mesi e l’arrivo in Italia
Dopo l’adozione, arrivò in Italia a 15 mesi e crebbe a Bergamo insieme alle sorelle Giovanna e Bianca.
Non è mai tornato nelle Filippine, spiega, per una sorta di timore recondito.
«I miei genitori mi hanno sempre incoraggiato a farlo, ma non me la sentivo. Avevo come una forma di timore che solo di recente ho superato. Sarei dovuto partire nel 2020 per il viaggio di nozze, ma la pandemia bloccò tutto: matrimonio e ritorno».
La decisione di partire è maturata quest’anno, quando Luis è riuscito a ristabilire un contatto diretto con l’orfanotrofio “Heart of Mary Villa”, fondato nel 1957 dalle Religiose del Buon Pastore.
«L’ho trovato grazie ai social – spiega – Avevo scritto su un gruppo di italiani che vivono nelle Filippine, nel giro di un giorno ho ricevuto il numero della segreteria. Poi ho parlato con la madre superiora, suor Carmen Diane Cabasagan, che si è detta felice della mia iniziativa».
La campagna per aiutare l’orfanotrofio
Da qui l’idea di lanciare una raccolta fondi sulla piattaforma Gofundme con un obiettivo di 6.500 euro, somma che sarà consegnata di persona durante la visita. «In poche ore abbiamo superato i mille euro. Dopo meno di un mese siamo arrivati a oltre 4.600 euro. Nelle Filippine, dove lo stipendio medio è di circa 150 euro al mese, una cifra così ha un valore enorme. Ogni bambino all’orfanotrofio costa 200 euro mensili: la nostra sarà solo una goccia, ma per loro rappresenterà una vera boccata d’ossigeno. Inizialmente volevo chiedere cosa servisse loro, ma la direttrice non ha voluto dirmelo. La gente nelle Filippine è molto umile e non chiede mai nulla, anche quando avrebbe bisogno».
Il viaggio è fissato per il 3 dicembre. Con lui ci sarà anche la moglie Vlasta.
Dopo oltre mezzo secolo, Fogaroli potrà finalmente varcare la soglia dell’istituto che lo accolse da neonato e consegnare personalmente quanto raccolto.
Per contribuire alla raccolta, intitolata “Per un futuro migliore”, è disponibile questo link: https://www.gofundme.com/f/2xbnf-per-un-futuro-migliore
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