Bassano del grappa (VI)

Termina a Bassano del Grappa il ciclo di incontri organizzati dalla Questura "Questo non è amore"

Il quindicesimo e ultimo incontro dell'anno scolastico 2024/25 con gli Agenti della Divisione Polizia Anticrimine di Vicenza

Termina a Bassano del Grappa il ciclo di incontri organizzati dalla Questura "Questo non è amore"
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Continua in tutta Italia la campagna condotta dal Ministero degli Interni intitolata:"Questo non è amore", che questa settimana ha portato la Polizia di Stato della Questura di Vicenza a Bassano del Grappa ed in particolare al Liceo Scientifico "Da Ponte".

Si ricorderà che proprio a Bassano era stato diffuso un paio di settimane fa, tramite una chat su Whatsapp, un sondaggio shock lanciato da uno studente che chiedeva “Chi si meritasse di più di morire” fra Giulia Tramontano, Mariella Anastasi e Giulia Cecchettin.

Giulia Tramontano

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Giulia Tramontano

Giulia Cecchettin

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Giuia Cecchettin

Mariella Anastasi

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Mariella Anastasi

Ed al Liceo Scientifico “Da Ponte”, dunque, ieri 30 maggio 2025, il Questore di Vicenza ha ritenuto di fare tappa per un incontro, il 15° della serie,  con gli studenti nell’ambito della citata Campagna permanente della Polizia di Stato al fine di promuovere la sensibilizzazione contro la violenza di genere ed  affrontando anche le tematiche connesse al bullismo ed al cyberbullismo.

A Bassano sono giunti gli Agenti della Divisione Polizia Anticrimine, della Questura di Vicenza, a chiudere il ciclo di incontri tenutisi nel secondo quadrimestre dell’anno scolastico 2024/2025, durante i quali è stata diffusa la cultura del rispetto soprattutto nei rapporti di genere, colloquiando con circa 1500 studenti delle scuole secondarie della provincia.

L'antefatto bassanese

Il sondaggio “Chi si meritava di morire di più” fra Giulia Tramontano, Mariella Anastasi e Giulia Cecchettin, aveva suscitato sdegno fra le più alte cariche dello Stato e la società civile: la gravità di quanto accaduto è stata l’occasione per la Polizia di Stato per raggiungere proprio il Liceo “Da Ponte”.

Hanno commentato dalla Questura:

"L’iniziativa, in riferimento alla violenza di genere, attesa la drammatica attualità della materia, nell’ottica della prevenzione, è stato lo spunto per riflettere sull’accaduto e per formare i giovani verso un cambio di passo radicale di un fenomeno consolidato nella società, cercando di fornire strumenti per educare i ragazzi sull’affettività e su come costruire e riconoscere relazioni sane, affinchè, già dall’età adolescenziale, si possa fornire il proprio contributo, per essere parte attiva del cambiamento".

Il valore della donna e l’inviolabilità della sua dignità

"Nell’incontro - hanno precisato le Agenti - sono stati affrontati e delucidati tutti i tipi di violenza, in qualsiasi forma si presenti: fisica, sessuale, psicologica ed economica, visto che tutti comprimono la dignità e l’integrità fisica e mentale delle vittime di violenza di genere, sino ad arrivare al gesto estremo del femminicidio e sono stati esaminati gli strumenti a disposizione delle Istituzioni, tanto a livello penale, quanto preventivo, con una compiuta disamina del provvedimento monitorio del Questore, l’ammonimento per violenza domestica e per gli atti persecutori e della nuova legge sul femminicidio".

Ne è seguito un dibattito con i circa 150 studenti e docenti intervenuti, che hanno formulato numerose domande e presentato alcune loro considerazioni sul tema.