Taglio del nastro per le vasche di laminazione sul fiume Olona
La nuova struttura consentirà di porre rimedio alle piene del fiume durante i periodi di forti piogge
Inaugurazione oggi, 15 maggio 2025, per le vasche di laminazione realizzate lungo il fiume Olona all'altezza di Canegrate.
Taglio del nastro per le nuove vasche di laminazione sul fiume Olona
Grande soddisfazione questa mattina quando è stato inaugurata dopo 20 anni di attesa la vasca di laminazione del fiume Olona che coinvolge e deve proteggere dalle piene i territori di San Vittore Olona, Parabiago e Canegrate. Presente all'evento anche l'assessore regionale ai territori e sistemi verdi Gianluca Comazzi e il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.
L'evento è avvenuto a Canegrate e ha visto la presenza di assessori e amministratori del territorio oltre ai cittadini che hanno voluto essere presenti a questo evento tanto atteso.

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I sindaci e le richieste sulla manutenzione
Il sindaco di San Vittore Marco Zerboni, quello di Parabiago Raffaele Cucchi e Matteo Modica di Canegrate hanno chiesto a Fontana se regione Lombardia si farà carico della manutenzione dell'opera. "Le vasche sono importanti ma chiediamo che ci si occupi della manutenzione dell'opera, proseguendo nel percorso di condivisione iniziato" hanno chiesto i tre primi cittadini.
"Ora iniziamo a pensare a questa grande opera molto importante per il territorio e ci sarà tempo per approfondire la questione nei prossimi mesi, troveremo una soluzione", ha affermato Fontana.
Le parole di Attilio Fontana
"Quest'opera - ha detto il presidente Fontana - è importante perchè purtroppo gli eventi meterologici che in questi anni si ripetono portano a esondazioni: l'Olona può creare dei problemi, credo quindi questa sia un'opera importante per salvaguardare tutta la parte a sud, a valle di tutto il percorso del fiume. È un lavoro che sicuramente ha comportato fatica, tempo, impegno, ma che credo darà una risposta importante ai territori."
Fra le opere previste per la sicurezza idraulica lungo l’asta dell’Olona è già operativa a monte, dal 2004, l’area di laminazione di Malnate (Varese), dove la diga di Ponte Gurone, gestita da Aipo, consente un invaso di 1,5 milioni di mc, mentre, a valle, prima dell’ingresso a Milano, è da tempo in funzione il Canale Scolmatore di Nord Ovest (CSNO), anch’esso gestito da Aipo, che intercetta l’Olona a monte e a valle dell’abitato di Rho, con due opere di presa che derivano rispettivamente 25 metri cubi al secondo e 15 mc/s.
Con due finanziamenti successivi Regione Lombardia ha messo a disposizione 18 milioni di euro per la realizzazione dell’area di laminazione inaugurata oggi, che si compone di due invasi posti in sinistra idraulica, collegati fra loro, e di quattro aree golenali in sponda destra e sinistra, ottenendo complessivamente un invaso di circa 1 milione di metri cubi.
La messa in sicurezza degli abitati
Con una variante dei lavori si è ottenuto un miglioramento della sua funzionalità idraulica assieme alla salvaguardia dell’abitato delle Cascinette in comune di Canegrate, posto in prossimità dell’opera di presa dell’area di espansione, attraverso la limitazione del deflusso di piena al di sotto del ponte delle Cascinette e inserendo a monte di esso un manufatto di controllo dotato di paratoia che tiene la portata transitante massima a circa 15 mc/s.
"L’inaugurazione della vasca di laminazione sull’Olona - ha spiegato l'assessore Comazzi - rappresenta un traguardo strategico per la sicurezza del territorio e un passo concreto nella prevenzione del rischio idraulico. È un’opera complessa, frutto di una collaborazione efficace tra Regione Lombardia, i Comuni coinvolti e tutti gli enti territoriali, che oggi ci permette di proteggere i centri abitati da eventi di piena sempre più frequenti. Non solo - ha continuato - grazie agli interventi di riqualificazione ambientale, abbiamo restituito al fiume una funzione ecologica e paesaggistica, integrandolo con percorsi ciclopedonali e aree verdi a beneficio della collettività. Regione Lombardia continuerà quindi a investire con decisione per rendere i nostri territori sempre più sicuri, sostenibili e vivibili".
Per avere una gestione ottimale dell’invaso e del post-piena è stata prevista l’attivazione sequenziale dei bacini, allo scopo di ridurre la frequenza di allagamento del bacino di monte e consentirne il massimo sfruttamento agricolo, ma senza modificare i volumi massimi accumulabili. In pratica, in caso di piena a riempirsi per primo è il bacino di valle; solo nel caso che il volume d’acqua sia maggiore, si attiva anche il comparto di monte.
Tutela del territorio
La restituzione delle acque al fiume Olona al termine dell’evento avviene in maniera naturale, per gravità.
Da sottolineare che durante l’esecuzione dei lavori l’area era stata già laminata durante alcuni eventi di piena, proteggendo il territorio.
L’inserimento dell’opera nel contesto è avvenuto in stretta collaborazione con gli Enti territoriali, Comuni e Plis (Parco locale interesse sovraccomunale) dei Mulini, con una grande attenzione al recupero degli ambiti perifluviali e al rispetto della vocazione agricola della zona. La Regione Lombardia ha stanziato altri 400.000 euro per questo scopo.
Ambiente e natura
Particolare importanza è stata data agli aspetti ambientali e naturalistici: quattro aree golenali poste in destra e destra idraulica del fiume Olona sono state oggetto di sistemazione e recupero ambientale, realizzando progetti concordati col PLIS dei Mulini; nell’alveo attivo dell’Olona sono previste opere di ripristino della continuità longitudinale, e all’interno delle aree si realizzeranno aree boscate di connessione ecologica con quella già esistenti al di fuori, aumentando il potenziale bionomico della zona.
Nei periodi di non utilizzo 'idraulico', i terreni di fondo dell’area di laminazione potranno continuare ad essere coltivati, grazie alla realizzazione non solo di una rete di canali interni, ma anche di una nuova presa irrigua che, insieme al manufatto di collegamento della roggia Bellona, li alimentano.
La rete dei canali
La rete interna di canali è realizzata in terra, che, oltre a conferire più naturalità, consente la formazione di habitat favorevoli alla fauna acquatica e all’avifauna. Nel bacino di valle, appena prima dell’opera di restituzione, di concerto con il Plis dei Mulini è stata realizzata una vera e propria area umida.
L’integrazione col territorio si completa con la realizzazione di percorsi collegati con la rete ciclabile, tra cui l’Olona Greenway, molto frequentata da cittadini ed escursionisti. L’opera coniuga la sicurezza idraulica con la riqualificazione fluviale e la valorizzazione ambientale, nel rispetto dei valori e delle consuetudini insediative delle comunità locali, raggiungendo una corretta integrazione con l’ambito territoriale che la ospita.