L’assessora all’educazione di Padova, Cristina Piva, ha voluto imporre un divieto sull’utilizzo dei cellulari a tutti gli insegnanti degli asili nido e scuole dell’infanzia (copertina generata con l’AI).
Silenzio digitale
Come ha spiegato l’assessora, i bambini imitano molto i comportamenti degli adulti e perciò il Comune vuole chiedere a tutto il personale delle scuole di non usare il telefono in presenza dei più piccoli. In particolare, si potrebbero creare dei disturbi nella crescita del bambino.
Di fatto, l’obiettivo è quello di salvaguardare tutti i piccoli tra zero e sei anni, come hanno confermato gli studi dell’Università di Padova. Il cosiddetto “silenzio digitale” è necessario all’interno delle strutture educative poiché la sovraesposizione ai dispositivi potrebbe avere un impatto negativo sullo sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo.
Per queste ragioni, tutto il personale scolastico è obbligato a tenere il telefono in silenzioso e non potrà utilizzarlo durante l’orario di servizio, soprattutto in presenza di minori.
Il divieto dei cellulari
Per quest’anno scolastico, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha imposto il divieto dei cellulari per le scuole secondarie di secondo grado. Infatti, questa sarebbe un modo per preservare un ambiente scolastico dove imparare non solo nozioni, ma anche a comunicare e a rapportarsi con gli altri.
Di fatto, è un ottimo campo di prova per vedere se ci saranno dei miglioramenti o se sarà necessario adottare altre misure, come il liceo scientifico Michelangelo Buonarroti di Monfalcone. Nello specifico, la scuola ha esteso il divieto a tutta la giornata scolastica, che sia in gita, nei laboratori o a ricreazione. Tuttavia, conoscendo gli adolescenti, proveranno comunque delle possibili “soluzioni” o scappatoie per aggirare queste regole.