SMAT chiede a Città Metropolitana di limitare i PFAS negli Scarichi Industriali
La società ha richiesto limiti più severi per proteggere l’ambiente e la salute dei cittadini
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SMAT, la Società Metropolitana Acque Torino, ha avanzato una richiesta alla Città Metropolitana di Torino, competente in materia di gestione ambientale, affinché vengano imposti limiti stringenti alla presenza di PFAS (composti per/polifluoroalchilici) negli scarichi industriali in pubblica fognatura.
SMAT chiede a Città Metropolitana di limitare i PFAS
L'obiettivo di SMAT è tutelare i corsi d’acqua superficiali, nei quali gli impianti di depurazione dell'azienda immettono l’acqua trattata proveniente dai processi di depurazione. Poiché i PFAS sono presenti nei reflui di molte industrie, il loro scarico nelle fognature rappresenta un significativo veicolo di contaminazione, diffondendosi nell'ambiente attraverso il reticolo idrografico superficiale.
Queste sostanze sono particolarmente resistenti ai processi di depurazione, sia civili che industriali, rendendo fondamentale che la loro eliminazione o riduzione avvenga già nei cicli produttivi delle aziende, evitando così il loro ingresso nelle fognature.
Paolo Romano, Presidente di SMAT e Coordinatore del Gruppo PFAS di Utilitalia, ha sottolineato che, mentre l'Unione Europea ha introdotto vincoli significativi con la Direttiva sulla Qualità delle Acque destinate al consumo umano (n°2184 del 2020), non esistono limiti definiti per gli scarichi industriali in pubblica fognatura.
SMAT, che dal 2020 ha avviato campagne di monitoraggio dei PFAS nei 293 Comuni serviti, ha richiesto limiti più severi per proteggere l’ambiente e la salute dei cittadini. Questi limiti sono particolarmente rilevanti poiché la Regione Piemonte, con la Legge Regionale 25/2021, ha già imposto restrizioni molto severe per gli scarichi civili.