Una storia davvero incredbile quella della gatta Victoria, scomparsa da Monza nl 2023 e ritrovata a Bologna.
Scomparsa dalla Brianza nel 2023, la gatta Victoria viene ritrovata a Bologna
Ma andiamo con ordine. E’ una sera di inizio novembre, quando Giorgio Riva, presidente dell’ENPA di Monza e Brianza, riceve un messaggio da fuori regione. È Raffaella Belgiovine, presidente dell’ENPA di Bologna, che lo informa che, nel capoluogo emiliano, da una colonia felina presso un interporto di camion, è stata raccolta una gatta tricolore, con il tipico segno sull’orecchio che identifica i gatti di colonia sterilizzati.
La gatta risulta però avere un microchip lombardo: le volontarie bolognesi hanno dunque bisogno dell’aiuto dei colleghi della Lombardia per risalire ai dati dell’animale (l’Anagrafe Animali d’Affezione è regionale e non è possibile accedere a quelle di una regione diversa).
Immediatamente le operatrici del gattile di Monza effettuano la ricerca del microchip della gatta misteriosa nel database lombardo, ed ecco la seconda sorpresa: la micia trovata nell’hub di Bologna è una gatta monzese ed è stata ospitata per un breve periodo proprio al gattile di Monza.
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La prima vita brianzola di Victoria (e di Beckham)
Non conosceremo mai l’intera storia della gatta viaggiatrice, ma la parte che conosciamo inizia il 26 giugno 2023, quando, presso una colonia felina nei dintorni dell’hub della ditta Arco Spedizioni di Monza (vicinissima al Parco Canile di Via San Damiano), compare una gatta tricolore sconosciuta, con un gattino al seguito.
Come da prassi, la gatta e il gattino vengono recuperati e ricoverati al gattile di Monza. È qui che Victoria (come la cantante delle Spice Girls e stilista britannica) viene identificata, microchippata e sterilizzata. Lei e il suo gattino (Beckham, come il calciatore inglese, nonché marito della cantante) superano il breve periodo di cure in gattile e lei viene reimmessa nella colonia felina di provenienza, dal momento che si tratta di una gatta libera di indole selvatica e che dunque va gestita secondo la normativa di legge dedicata. Beckham invece trova rapidamente adozione in Brianza.
Dalla colonia felina dell’hub di Monza, però, Victoria svanisce ben presto: la tutrice Giancarla non la avvista più e di lei si perdono le tracce.
Il mirabolante viaggio di Victoria
È grazie al ritrovamento di Victoria da parte di ENPA Bologna che possiamo raccontarvi delle sue incredibili avventure: in qualche modo, dalla colonia felina di Monza, la gatta sale su un camion trasporti, dal quale scende proprio nell’hub di Bologna. Qui Victoria vive a lungo, stringendo amicizia con i magazzinieri e con chi condivide la sua vita di gatta vagabonda: si rifugia infatti presso un camper che staziona nei dintorni dell’interporto, dove viene accudita da un uomo che vive lì, con il supporto delle volontarie di ENPA Bologna che seguono la colonia felina locale, e forniscono loro cibo e cure.
Ma dopo due anni il suo nuovo amico chiede aiuto alle volontaria, perché si rende conto di non poterla più accudire adeguatamente: ci piace pensare che, nel frattempo, Victoria abbia realizzato che anche lei, gatta indipendente, è bisognosa dell’amore di un umano e di una famiglia.
Ormai abituata al contatto umano, la gatta viene ritirata dall’ENPA di Bologna, le cui volontarie non incontrano un animale selvatico, bensì una gatta domestica e affettuosa.
Finalmente il lietofine
Ricostruite le incredibili avventure della gatta viaggiatrice Victoria, che nel frattempo è stata ribattezzata Camilla, restava solo da scrivere il capitolo finale della sua storia: un lietofine con famiglia, un’adozione che le permettesse di concludere la favola con un “per sempre felici e contenti”.
Victoria Camilla, ospitata presso l’ENPA Bologna, è una gatta ormai socievole e coccolona: non passano molti giorni che una famiglia, conosciuta la micia e la sua incredibile storia, decide di aprirle le porte della propria casa, dove potrà vivere serenamente dopo aver tanto viaggiato. Da parte dei volontari dell’ENPA di Monza va un grande ringraziamento ai colleghi dell’ENPA di Bologna, per aver scritto un bel capitolo della storia della gatta viaggiatrice.