Vercelli (VC)

Sciopero generale: venerdì 12 dicembre corteo della Cgil a Vercelli

Partenza alle ore 10 in testa a corso Libertà, arrivo davanti alla Prefettura in via San Cristoforo

Sciopero generale: venerdì 12 dicembre corteo della Cgil a Vercelli

Venerdì 12 dicembre 2025 si terrà lo sciopero generale in tutta Italia, che porterà disagi un po’ in tutti i settori.

A Vercelli la manifestazione della Cgil con il ritrovo alle ore 10, all’angolo fra corso Libertà – angolo viale Garibaldi, i lavoratori sfilerano fino in via San Cristoforo dove c’è la Prefettura. Il motto con cui la Cgil chiama i lavoratori allo sciopero e alla mobilitazione è il seguente: “Il 12 dicembre scendiamo in piazza: per cambiare la manovra, per cambiare il Paese”.

Lo sciopero è stato illustrato in una conferenza stampa svoltasi il 9 dicembre alla Camera del Lavoro di Vercelli, da Valter Bossoni e Lara Danesino della CGIL Vercelli Valsesia (nella foto).

“Un Paese fermo salari che arretrano  e servizi tagliati”

“Il Paese è fermo, i salari e le pensioni arretrano – scrivono dalla Cgil – la sanità e i servizi pubblici vengono tagliati, mentre cresce la precarietà e si alza l’età pensionabile. La manovra di bilancio dell’attuale Governo non risponde alle vere urgenze sociali: non restituisce il potere d’acquisto perso, non sostiene l’occupazione di qualità, non investe su industria e giovani.
A pagare i conti sono ancora una volta lavoratrici, lavoratori e pensionati, mentre aumentano le spese militari, i condoni e i regali fiscali a chi ha di più”, così il segretario generale della CGIL Vercelli Valsesia, Valter Bossoni, sullo sciopero generale proclamato dalla CGIL per il prossimo venerdì, 12 dicembre.

La CGIL proclama lo sciopero generale di tutti i settori per il recupero del fiscal drag, per il rinnovo dei contratti, per salari dignitosi, per pensioni giuste e flessibili, per un welfare universale, per un vero piano industriale che crei lavoro stabile e fermi la fuga dei giovani.

Il Governo deve restituire quanto sottratto a seguito di una inadeguata politica fiscale e deve finanziare il sistema pubblico dei servizi a partire dalla Sanità e dalla Scuola: serve giustizia sociale, serve un’altra politica economica che metta al centro le persone, non l’austerità e il riarmo”.