Treviglio (BG)

Santa Maria la Rossa, a giugno taglio del nastro per il museo archeologico di Treviglio

Oltre alle sale espositive, previsti spazi per la didattica, una mediateca e una biblioteca dedicata alla storia locale

Santa Maria la Rossa, a giugno taglio del nastro per il museo archeologico di Treviglio
Il museo archeologico di Treviglio nell’ex chiesa di Santa Maria la Rossa verrà inaugurato nel prossimo mese di giugno. L’annuncio è stato dato oggi, martedì 16 dicembre 2025, nel corso della presentazione alla stampa del progetto esecutivo.

Il nuovo Museo archeologico

Si tratta dell’avvio concreto della trasformazione dell’ex Chiesa di Santa Maria Rossa in un nuovo spazio culturale aperto alla collettività. Il progetto, elaborato da “Studio Base 2 srl” in stretto raccordo con l’Amministrazione Comunale, la Direzione di TreviglioMusei, il progettista Domenico Egizi, gli Uffici Tecnici comunali e la Soprintendenza, definisce in modo puntuale il percorso espositivo, l’organizzazione degli spazi e l’integrazione delle tecnologie multimediali, con l’obiettivo di raccontare in maniera accessibile e scientificamente rigorosa la storia del territorio: dalle prime frequentazioni umane fino all’età romana e medievale, passando per le trasformazioni del paesaggio e degli insediamenti della Gera d’Adda.

Da chiesa a fienile, sino all’abbandono. Ora la nuova vita

Santa Maria la Rossa nasce come chiesa quattrocentesca, per poi diventare nei secoli un edificio rurale. Per oltre un secolo viene fortemente compromessa per adibirla alle esigenze del periodo. Poi viene addirittura lasciata in stato di abbandono, finché una parte viene riqualificata per realizzare alloggi comunali. Ora la nuova vita come museo archeologico.
“Con questo progetto restituiamo visibilità al patrimonio della sezione archeologica intitolata a Giuseppe Oggionni – spiega Elisabetta Ciciliot, Direttrice di TreviglioMusei – I reperti non saranno più semplicemente conservati, ma inseriti in un racconto chiaro e coinvolgente, pensato per pubblici diversi: studiosi, cittadini, famiglie, turisti e scuole. Il dialogo costante con la Soprintendenza ci ha permesso di costruire un allestimento che tiene insieme tutela, valorizzazione e innovazione. Chi entrerà nel museo attraverserà uno spazio che conserva e restituisce memoria, dove ogni elemento – dai reperti alle pareti affrescate – contribuisce alla narrazione della nostra storia”.

Una scelta non casuale

La scelta dell’ex Chiesa di Santa Maria Rossa come sede del museo non è casuale. L’edificio, che si colloca lungo il percorso dell’Agrimuseo Orizzontale, diventa parte integrante di un sistema museale e culturale all’interno della città. Le sue stratificazioni storiche, insieme al recupero e al restauro del ciclo di affreschi presenti all’interno, trasformano il museo in una vera esperienza di “storia nella storia”: non solo un luogo che espone reperti, ma un “museo nel museo”, in cui anche l’architettura racconta il proprio passato. Nel corso dei lavori sono emersi diversi dettagli interessanti ed è stato annunciato che all’interno del nuovo museo archeologico troverà posto anche un reperto di grande pregio. Per il momento, però, c’è il più stretto riserbo.

All’interno anche la biblioteca di quartiere

Come illustrato dai progettisti presenti, Pierluigi Fontanesi e Arianna Zovadelli di Studio Base 2, il percorso espositivo si svilupperà attraverso sale tematiche dedicate al territorio, agli usi funerari e alla centuriazione romana, con installazioni immersive, tavoli multimediali e proiezioni pensate per accompagnare il visitatore in un dialogo costante con i reperti archeologici. Accanto alle sale espositive, il progetto prevede spazi per la didattica, una mediateca e una biblioteca dedicata, che ospiterà la sezione di storia locale che verrà trasferita dalla Biblioteca civica, rafforzando il ruolo del museo come luogo di studio, approfondimento e incontro. All’ultimo piano è prevista la realizzazione di una sala destinata all’utilizzo pubblico: esposizioni temporanee, incontri e presentazioni, con una capacità di circa 50 persone
“E’ una rinascita di questo luogo storico – ha sottolineato l’architetto Egizi – All’inizio dei lavori le ipotesi erano due: o svuotare completamente l’edificio o lasciare quello che trovavamo a testimonianza dell’uso che ne è stato fatto nei secoli. Abbiamo scelto la seconda strada in linea con quanto indicato anche dalla Soprintendenza”.

A marzo un convegno, a giugno l’inaugurazione

Nel mese di marzo è previsto un convegno durante il quale verranno illustrati al pubblico gli spazi e i reperti che verranno conservati all’interno del Museo archeologico di Santa Maria la Rossa. A giugno è invece prevista l’inaugurazione.
“Raccontare la nascita di un museo nel museo rappresenta un momento importante per la città, di cui siamo molto orgogliosi – dichiara il sindaco Juri Imeri – Si continua a lavorare per restituire alla comunità un edificio storico che era stato colpevolmente bistrattato e che tornerà finalmente a vivere come spazio pubblico, culturale e condiviso con un recupero architettonico, storico e artistico straordinario. Il Museo sarà un luogo aperto, capace di raccontare la nostra identità e di diventare un punto di riferimento per Treviglio e per l’intero territorio, ampliando l’offerta culturale che vede la città sempre più protagonista”.