San Giovanni Bianco, lo storico fruttivendolo chiude i battenti: esisteva già a fine '800
Lunedì 9 giugno le saracinesche si abbasseranno. A gestirlo, dal 1985, Osvaldo Galizzi che chiude per problemi di salute, ma cerca un "erede"

A fine Ottocento già accoglieva i suoi clienti, là a pochi passi da quella che è diventata poi la stazione ferroviaria (e ora è un piazzale che, di tanto in tanto, brulica di eventi). Ma dopo 150 anni di onorato servizio, lo storico fruttivendolo di San Giovanni Bianco è costretto a chiudere i battenti, a partire da lunedì 9 giugno. La speranza è che un coraggioso, nuovo gestore possa rilevare l'attività e mantenere in vita una lunga tradizione altrimenti destinata a perdersi per sempre.
Una scelta dettata da motivi di salute
Dietro al bancone dell'attività di via Roma (di fronte a piazza Martiri di Cantiglio), dal 1985, c'è Osvaldo Galizzi. Con lui Sabrina Vecchietti: lo scorso febbraio, come racconta Val Brembana Web, hanno aperto un negozio a San Pellegrino, proprio accanto al municipio. La scelta di chiudere l'attività a San Giovanni Bianco è dettata da motivi di salute.
«Cerchiamo chi possa rilevare l'attività», ha detto l'attuale proprietario. Chiudere definitivamente e riaprire, infatti, prevedrebbe certamente molta più burocrazia che un semplice passaggio di testimone. «Speriamo qualcuno si faccia avanti il prima possibile», è l'auspicio dei gestori che, nel frattempo, proseguiranno l'attività a San Pellegrino. Per i clienti di San Giovanni, saranno disponibili consegne a domicilio.