Arona (NO)

Ricordato ad Arona l’archeologo siriano Khaled Al Asaad nel museo che porta il suo nome

«L’ho conosciuto personalmente durante il periodo 2000/2009 - ha affermato Al Lao - negli incontri quasi mensili tra il ministro della Cultura e general managers del settore culturale siriano. Era un uomo molto riservato, profondo, che ha dedicato tutta la vita alla sua città di nascita e di morte».

Ricordato ad Arona l’archeologo siriano Khaled Al Asaad nel museo che porta il suo nome

La vita dello scomparso archeologo siriano Khaled Al Asaad è stato l’argomento della conferenza tenuta nel pomeriggio di sabato 18 al museo di Arona a lui intitolato.

Una conferenza per ricordare la figura dell’archeologo Khaled Al Asaad ad Arona

L’evento, promosso dal Gruppo Fai Ponte tra Culture della Delegazione Fai di Novara, ha avuto come relatore il professore Nabil Al Lao, che di fronte ad un numeroso ed interessato pubblico ha riassunto la vita dell’archeologo con riferimenti alla storia della Siria. «L’ho conosciuto personalmente durante il periodo 2000/2009 – ha affermato Al Lao – negli incontri quasi mensili tra il ministro della Cultura e general managers del settore culturale siriano. Era un uomo molto riservato, profondo, che ha dedicato tutta la vita alla sua città di nascita e di morte. Ha conosciuto il luogo di Palmira da bambino, adolescente e giovane. A trent’anni è stato nominato direttore del sito archeologico e del museo. Cinquantadue anni su ottantadue dedicati al servizio di questo luogo ricco di storia. Dall’aramaico ha tradotto testi di grande valore. Khaled fa parte della generazione fondatrice della nuova Siria moderna e progressista degli anni Cinquanta, che praticamente è stata dislocata dopo gli anni Settanta ed Ottanta quando la dinastia Assad ha preso il potere a Damasco. Khaled Al Asaad, che significa “felicissimo per sempre”, è stato ucciso brutalmente per mano di uno dei quattro gruppi diversi dell’Isis il 18 agosto 2015, nel deserto siriano, sotto gli occhi dell’esercito russo. Nonostante il significato del suo nome, il suo aspetto e carattere era sempre malinconico; questa è la ragione per la quale ho intitolato la conferenza su di lui “L’ultima palma di Palmira”. Alla conferenza era presente Davide Casazza, assessore alla conservazione e valorizzazione Beni Storici del Comune di Arona, il quale ha dichiarato: «E’ stato veramente un piacere poter ospitare nel nostro ArcheoMuseo la conferenza patrocinata dal Comune ed organizzata dal Fai Ponte tra Culture. Il professor Nabil Al Lao, relatore d’eccezione, ha reso l’incontro un momento importante e straordinario, volto a scoprire il sito di Palmira e la figura dell’archeologo a cui il nostro Museo Archeologico è intitolato dal 2016. Come Amministrazione riteniamo doveroso ricordare la figura di Khaled Al Asaad, che ha contribuito a conservare e valorizzare i beni archeologici per un’intera vita, facendoci capire ancora oggi l’importanza della cura dell’immenso patrimonio storico che ogni giorno vediamo. Parlando di valorizzazione, il nostro museo archeologico tra pochi mesi vivrà un’innovazione tecnologica unica, grazie al bando Unesco promosso dal Ministero del Turismo, con il quale stiamo lavorando per predisporre nuovi contenuti multimediali e dispositivi capaci di far vivere ancora di più il nostro museo, anche grazie alla realtà aumentata, il tutto nel segno della valorizzazione e innovazione. Ringrazio ancora il Gruppo Fai e il professor Al Lao per la disponibilità e competenza».