Quando inizia il dialogo interiore al termine delle feste Natalizie

Uno degli aspetti più delicati della dieta post natalizia riguarda il modo in cui guardiamo il nostro corpo.

Quando inizia il dialogo interiore al termine delle feste Natalizie

Dopo le festività natalizie c’è un momento silenzioso, quasi intimo, in cui ci si guarda allo specchio e si fa un bilancio che va ben oltre il cibo. La dieta post natalizia, da un punto di vista psicologico, nasce spesso lì: non tanto nello stomaco, quanto nella mente. Le abbuffate, i dolci condivisi, i pranzi che si allungano per ore non vengono vissuti solo come piacere, ma anche come una deviazione dalla normalità. Finite le feste, torna la voce interiore che chiede ordine, misura, compensazione. È una voce che parla di controllo e che spesso confonde il bisogno di equilibrio con il desiderio di punizione, come se mettersi a dieta fosse il prezzo da pagare per essersi concessi una pausa.

Il cibo delle feste non è mai solo cibo

Durante il periodo natalizio il cibo assume un significato che va ben oltre la nutrizione. È memoria, è appartenenza, è conforto emotivo. Mangiare di più non è sempre sinonimo di mancanza di volontà, ma spesso di bisogno: di calore, di rallentare, di sentirsi parte di qualcosa. Psicologicamente, gli eccessi delle feste raccontano molto di noi e dell’anno appena trascorso, delle fatiche accumulate e delle emozioni rimaste in secondo piano. Quando si decide di iniziare una dieta subito dopo, senza ascoltare questo racconto, si rischia di ridurre tutto a una questione di regole alimentari, perdendo l’occasione di comprendere il legame profondo tra cibo ed emozioni.

Il corpo dopo Natale: tra giudizio e accettazione

Uno degli aspetti più delicati della dieta post natalizia riguarda il modo in cui guardiamo il nostro corpo. Dopo le feste, lo sguardo tende a diventare più severo, meno tollerante. Ogni piccolo cambiamento viene ingigantito e caricato di significati negativi. Psicologicamente, questo giudizio non nasce solo dall’aspetto fisico, ma dalla paura di aver perso il controllo. Il corpo diventa il bersaglio di un disagio più ampio, legato all’autostima e alle aspettative personali. Accettare che il corpo possa attraversare fasi diverse, senza etichettarle come fallimenti, è un passaggio fondamentale per ristabilire un rapporto più equilibrato e meno conflittuale con sé stessi.

Dott. Fabiano Foschini

Psicologo

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