Per la prima volta impiantato nel Mantovano il nuovo dispositivo contro la morte cardiaca improvvisa
Si tratta del nuovo defibrillatore extravascolare EV-ICD: protezione efficace con minori rischi di complicanze nel lungo periodo e controllo remoto

I medici dell'Asst di Mantova hanno impiantato per la prima volta un nuovo dispositivo medico per la prevenzione della morte cardiaca improvvisa.
Il dispositivo contro la morte cardiaca improvvisa nel Mantovano
Un dispositivo di ultima generazione per la prevenzione della morte cardiaca improvvisa nei pazienti a rischio di aritmie pericolose.
È stato impiantato per la prima volta in provincia dai professionisti della struttura di Cardiologia del Carlo Poma di Mantova, diretta da Corrado Lettieri, un nuovo defibrillatore extravascolare EV-ICD.
A differenza dei defibrillatori convenzionali, l’EV-ICD non richiede cateteri inseriti nel cuore: sfrutta invece un elettrodo posizionato lungo lo sterno e un generatore sottocutaneo, offrendo una protezione efficace con minori rischi di complicanze nel lungo periodo.

Rispetto ai precedenti defibrillatori sottocutanei, il dispositivo introduce importanti novità: dimensioni più contenute, maggiore durata della batteria, possibilità di erogare terapie antitachicardiche e un sistema di monitoraggio remoto avanzato per una gestione precisa e continuativa del paziente.
Cos'è la morte cardiaca improvvisa
La morte cardiaca improvvisa causa ogni anno il decesso di circa mille persone al di sotto dei 35 anni. Si tratta di soggetti che spesso sono apparentemente in ottima salute e tra questi non mancano gli atleti. È la causa prevalente di morte improvvisa nei bambini, negli adolescenti e nei giovani adulti ed è spesso la prima - e purtroppo l’ultima - manifestazione di una patologia sottostante e fino a quel momento non riconosciuta.
“Questo primo impianto - spiega Mattia Strazzanti, medico del Servizio di Elettrofisiologia dell’ospedale di Mantova - rappresenta un traguardo significativo per il nostro ospedale e un ulteriore passo avanti nella cura delle patologie aritmiche".