Modena (MO)

Peppe Servillo legge e interpreta il Marcovaldo di Italo Calvino

L'appuntamento è per mercoledì 3 settembre alle 21 in piazza Sant’Agostino

Peppe Servillo legge e interpreta il Marcovaldo di Italo Calvino
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Lo spettacolo è ad ingresso gratuito.

Peppe Servillo legge e interpreta il Marcovaldo

MODENA - Mercoledì 3 settembre 2025 alle 21, in piazza Sant’Agostino a Modena, Peppe Servillo legge e interpreta le fantasiose storie di uno dei personaggi più celebri della letteratura italiana, il Marcovaldo di Italo Calvino. La serata, a ingresso libero, fa parte del cartellone di “santAGOstino, una piazza per la cultura”, promosso da Comune di Modena, Fondazione di Modena e Fondazione Ago, con il sostegno del Gruppo Hera.

E' la voce degli Avion Travel

Attore, cantante e narratore di grande intensità, voce degli Avion Travel, Servillo si immerge in uno dei testi più amati di Calvino, portando sul palcoscenico all’aperto la voce e le avventure di Marcovaldo, manovale ingenuo e sognatore che cerca spiragli di natura e poesia nella città industriale. A dialogare con la sua lettura, le note della chitarra di Cristiano Califano, che accompagna e sottolinea i passaggi, ora leggeri, ora malinconici, della narrazione.

Piccoli fallimenti di un uomo

Le novelle di “Marcovaldo, ovvero Le stagioni in città”, pubblicate da Einaudi nel 1963, raccontano con tono fiabesco e ironico i piccoli fallimenti quotidiani di un uomo che, pur immerso nella modernità urbana, non smette di guardare con stupore alle cose semplici: una foglia che ingiallisce, un insetto che passa, un segno impercettibile delle stagioni. Ogni volta, però, il suo sguardo poetico si scontra con la durezza della realtà, con un ambiente urbano che non concede tregua.

Civiltà industriale

Marcovaldo è un personaggio fragile e ostinato, tenero e disarmante. Attraverso di lui Calvino mette in scena la contraddizione della civiltà industriale, i limiti del progresso e la difficoltà di riconciliarsi con la natura in una città che la snatura e la altera. Al tempo stesso, nelle sue disavventure resta viva la possibilità di immaginare, di sognare, di scoprire anche nelle pieghe del quotidiano un barlume di felicità.

Molti elementi in discussione

Portare Marcovaldo in piazza significa restituire alla comunità un racconto che parla ancora oggi: la vita caotica della città, la povertà diffusa, il desiderio di non perdere il contatto con ciò che è autentico. Servillo, con la sua voce intensa e teatrale, e Califano, con le corde della sua chitarra, trasformano queste storie in uno spettacolo che unisce leggerezza e profondità, comicità e malinconia.