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La sperimentazione prevede la presa in carico di persone con particolari fragilità dimesse dal Pronto Soccorso dell'ospedale Fornaroli
"Alla dimissione del paziente con fragilità il Pronto Soccorso invia una segnalazione alla Centrale Operativa Territoriale del Distretto di Residenza, la quale attiva l’Unità di Continuità Assistenziale. L’equipe UCA prende in carico la persona entro 72 ore dalla dimissione dal Ps e contatta il Medico di Medicina Generale di riferimento per informarlo e condividere il progetto. Durante questa fase, l’equipe UCA mantiene il raccordo con il medico del pronto soccorso che rimane il referente clinico, e con il Medico di Medicina Generale".
"Si tratta di persone con età superiore ai 65 anni e con particolari fragilità, affette da multi-morbilità o che necessitano la somministrazione di farmaci, gestione di presidi, interventi educativi e addestramento rivolti anche ai caregiver. Possono rientrare nel programma i pazienti affetti dalla riacutizzazione di una patologia già nota oppure che abbiano necessità di monitoraggio o trattamento individuale predisposto dal Pronto Soccorso e di sorveglianza sanitaria, in assenza di instabilità clinica".
"Il progetto avviato, che rafforza la continuità ospedale/territorio, finanziato con risorse PNRR, è decisamente interessante e sta già restituendo risultati importanti: dei 65 pazienti presi in carico finora post dimissioni dal Pronto Soccorso di Magenta, si sono registrati solo 2 rientri per accertamenti o per il ricovero, peraltro concordati con le UCA e con gli MMG. Il progetto verrà presto esteso territorialmente e rafforzato attraverso dotazioni strumentali specifiche a disposizione delle stesse Unità di Continuità Assistenziale e degli Infermieri di famiglia e comunità".