Nuova maxi stazione elettrica di Terna, il Comune di Mozzo non ci sta
Il progetto prevede anche la realizzazione di due raccordi e di un elettrodotto interrato per alimentare il data center di Ponte San Pietro

di Dino Ubiali
È stato ufficialmente autorizzato dal Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica il progetto di Terna per il potenziamento della rete elettrica in provincia di Bergamo, con un investimento complessivo di circa 32 milioni di euro.
Il piano prevede la costruzione di una nuova stazione elettrica a 132 kV nel territorio comunale di Mozzo, due raccordi alla linea 220 kV “Cassano Cs - Venina” e un elettrodotto interrato lungo 1,5 km, destinato a collegare la stazione alla cabina primaria “Ponte”, che alimenta un importante data center a Ponte San Pietro.
La nuova stazione sarà realizzata con tecnologia blindata compatta, pensata per limitare il consumo di suolo, e il tracciato dell’elettrodotto - in tecnologia Xlpe - seguirà principalmente vie urbane. A completamento delle opere è prevista la demolizione di un tratto della linea aerea esistente. Secondo Terna, queste infrastrutture miglioreranno l’efficienza e la resilienza del sistema elettrico regionale.
Sul progetto si è espresso con toni decisamente critici il sindaco di Mozzo, Gianluigi Ubiali, che ha ricostruito pubblicamente le fasi dell’interlocuzione con Terna, evidenziando come il Comune sia stato coinvolto solo in modo marginale: «Ci hanno chiamato a fine 2023 in modo molto informale. L’area individuata è agricola, e noi fin da subito abbiamo espresso parere contrario, anche con una relazione tecnica a supporto».
L’area individuata è posta di fronte all’ingresso carrale della ditta Kerry in direzione della falegnameria Sartirani. Il progetto prevede la realizzazione di una stazione elettrica che (...)