Ivrea (TO)

Nuova legge sulla montagna, scoppia la bufera

Botta e risposta tra Pd e Lega

Nuova legge sulla montagna, scoppia la bufera

Nuova legge sulla montagna, scoppia la bufera anche nei Comuni delle Valli eporediesi.

Nuova legge sulla montagna

Per la nuova legge sulla montagna  scoppia la bufera anche nei Comuni delle valli eporediesi e canavesane. Elaborata dal ministro Roberto Calderoli, la nuova norma fissa differenti regole sulla definizione dei paesi montani: non più per i centri a 400 m slm, bensì a  600 metri.  Nell’Eporediese e in Canavese, alcuni paesi di fondo valle perderebbero la denominazione, ma soprattutto i contributi stanzianti ogni anno attraverso il Fondo nazionale.

Le critiche del Pd

«Altro che promozione delle zone montane! Se i nuovi criteri di classificazione dei Comuni montani dovessero venire confermati, la legge Calderoli avrebbe un impatto drammatico sulla montagna piemontese. Penso al mio territorio, in Canavese la Valchiusella o le Valli di Lanzo. Ma anche le zone montane delle altre province si troverebbero di fronte ad uno scenario davvero problematico. La Giunta Cirio deve assumere una posizione netta a tutela delle nostre terre alte. Non si può applicare a tutta Italia un modello che è ideale solo per la Lombardia di Calderoli. Per questo ho depositato un’interrogazione urgente – commenta il consigliere regionale Alberto Avetta (Pd) – Non vorrei che questa impostazione fosse dettata da mero tornaconto politico. Non possiamo accettare che le comunità montane piemontesi paghino il conto del braccio di ferro tra Lega e FdI. Mi auguro che la commissione dei sei esperti individuati dal ministro Calderoli maturi la consapevolezza che la montagna italiana ha caratteristiche e peculiarità diverse da Regione a Regione, peculiarità che devono essere valorizzate e non mortificate».

La replica della Lega

Alle critiche sulla Legge Calderoli, la Lega risponde annunciando lo stanziamento di circa 6,4 milioni di euro dal ministero del leghista per i Comuni canavesani confinanti con la Valle d’Aosta. «Venerdì scorso sono stati pubblicati sul sito del Ministero degli Affari Regionali, guidato dal leghista Roberto Calderoli, i fondi recuperati dalla precedente legge di bilancio – la dichiarazione congiunta in una nota stampa di Alessandro Giglio Vigna, deputato Lega; Giorgia Povolo e Andrea Cane, entrambi referenti Enti locali Lega del Canavese – Risorse preziose vengono così assegnate per finanziare progetti e la realizzazione di opere infrastrutturali nell’arco di 3 anni.   I Comuni al confine con le Regioni Autonome hanno questi fondi perché sono considerati svantaggiati rispetto ai loro vicini di casa in quanto Comuni di Regioni senza Autonomia, come fare a accorciare una volta per tutte questo divario? Con l’Autonomia differenziata proposta dalla Lega».

Nel dettaglio: 580.074 euro a Carema; 580.074,51 a Quincinetto; 580.074,51 a Settimo Vittone; 580.074,51 a Traversella e 1.160.149,06 a Valchiusa; 580.074,51 a Ceresole Reale; 580.074,51 a Locana; 580.074,51 a Noasca; 580.074,51 a Ronco; 580.074,51 a Valprato.