Puntuale come gli orologi da torri prodotti dalla Trebino di Uscio, che non per caso è uno sponsor, sono arrivati i dati a consuntivo di FestivalTempo, la rassegna giunta alla seconda edizione che si è svolta tra venerdì 24 e domenica 26 ottobre a Uscio. Nella sala Regina Margherita di salita Isella sono andati in scena ben 23 appuntamenti in tre giorni, con 33 ospiti. Con grandi nomi e una chiusura con il botto, grazie allo show di Enrique Balbontin, che ha chiuso con la sua comicità FestivalTempo.
Oltre 3.000 persone hanno seguito la rassegna
La rassegna è stata seguita in presenza da 3.300 persone che hanno prenotato e seguito poi i vari dibattiti. L’occupazione media della sala è stata del 90% con metà degli eventi che hanno totalizzato il sold-out. Molto bene è andata domenica anche l’iniziativa dedicata ai più piccoli, che si è svolta ad Avegno: 40 bambini ai laboratori di ViviUscio con 30 genitori. Il giorno prima a Recco, per un’altra iniziativa extra Uscio, avevano partecipato 80 studenti liceali. Mentre sono stati una settantina i partecipanti alle visite guidate al Museo dell’orologio. Per quanto riguarda la piattaforma on line, le visualizzazioni sono state 452.000, la copertura 180.000, i clic sul link 2.100 e le visite 1.700.
I commenti
Numeri che confermano il successo, come spiega Riccardo Grozio, direttore artistico:
«Siamo molto contenti, per essere riusciti a portare tanta gente a un’iniziativa che resta comunque di nicchia e poi a Uscio che non è proprio dietro l’angolo. Ma alla fine la scommessa è stata vinta e certamente la seconda edizione appena conclusa è cresciuta».
Con queste premesse una terza edizione è dietro l’angolo, come conferma il sindaco di Uscio, Giuseppe Garbarino:
«Ci stiamo già lavorando, è importate per Uscio continuare su questa strada».
Riapre la biblioteca civica
Intanto, come prologo di FestivalTempo, mercoledì 29 ottobre alle 17 si svolgerà la cerimonia di riapertura della Civica Biblioteca di Uscio, recentemente intitolata a Cesare Pavese.
«Una scelta – spiega ancora Riccardo Grozio, – che scaturisce per onorare la seppur fugace presenza alla Colonia Arnaldi di Uscio di uno dei più grandi scrittori italiani del Novecento. Di questa storia, sconosciuta ai più, parlerà la professoressa Mariarosa Masoero. già direttrice del Centro Studi Gozzano-Pavese di Torino, che negli anni scorsi condusse accurate ricerche negli archivi di Uscio». Dopo 9 anni di chiusura finalmente la biblioteca riapre i battenti grazie a una decina di volontarie guidate da Francesco Buda, bibliotecario di Mestre, da un paio d’anni trasferito, in pensione, a Uscio. Va inoltre ricordata la recente donazione alla biblioteca di 4.000 libri da parte della scrittrice genovese Luciana Lanzarotti, libri appartenuti all’ingegnere Tullio Grassi, grande appassionato di letteratura, scomparso due anni fa a Genova. La biblioteca che inizialmente nel mese di novembre sarà aperta tutti i giovedì pomeriggio, dalle 16 alle 18, ha una saletta di lettura intitolata a Giorgio Grassi, commediografo, poeta e scrittore uscese, che sarà a disposizione degli studenti per lo studio con i libri propri».
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