Si chiama “Zampablu” ed è il nuovo murale che dal primo novembre 2025 arricchisce il patrimonio artistico e simbolico di Settimo Torinese.
Nel cuore di Settimo nasce “Zampablu”
L’opera, firmata dal maestro cartoliniere Antonio Mascia, è stata inaugurata nel cortile di via Amendola, nei pressi del Parco Nilde Iotti, proprio sul muro della casa che fu la prima comunità per donne uscite dal manicomio grazie allo psichiatra Enrico Pascal, allievo e collega di Franco Basaglia.

Il murale prende ispirazione da Marco Cavallo, il grande cavallo blu di cartapesta costruito nel 1973 all’interno dell’ospedale psichiatrico di Trieste, insieme ai pazienti reclusi. Un’opera collettiva, nata come simbolo di libertà e rinascita, che accompagnò la chiusura dei manicomi sancita dalla Legge Basaglia del 1978.
“Oggi Settimo ha un nuovo murale, si chiama Zampablu – ha raccontato la sindaca Elena Piastra in un post –. È stato realizzato sul muro della casa che fu la prima comunità per donne uscite dal manicomio grazie a Enrico Pascal. Lo trovate nel cortile di via Amendola, vicino al Parco Nilde Iotti”.
L’inaugurazione è stata anche un momento per ricordare il progetto dedicato all’autonomia delle persone con disabilità, che da quasi due anni e mezzo accoglie ospiti proprio in quella struttura, grazie a un’iniziativa finanziata dal PNRR e gestita dall’Unione dei Comuni Nord Est Torino insieme a Progetto Ponte Il Margine.
“Zampablu” fa parte delle opere artistiche nate nell’ambito della manifestazione Paraculissima, che nelle scorse settimane ha portato a Settimo concerti, spettacoli di magia, letture e proiezioni.