Quasi 300 persone hanno partecipato al Pranzo di Natale della Comunità di Sant’Egidio di Novara, che anche quest’anno si è svolto alla Sala Borsa Risi, nel centro della città.
A Novara Sant’Egidio riunisce quasi 300 persone
Un appuntamento ormai tradizionale, che ha visto sedere alla stessa tavola anziani soli, famiglie, persone in difficoltà, bambini e volontari.
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«Eravamo quasi 300 alla Sala Borsa Risi, ma era un’unica grande famiglia», spiegano dalla Comunità di Sant’Egidio, sottolineando il valore di un’iniziativa che va oltre il semplice momento conviviale. «C’era chi saltava dalla gioia, soprattutto i bambini, e chi si è commosso fino alle lacrime. È il segno di quanto stare insieme possa fare la differenza».
Il pranzo si è svolto nel cuore della città, una scelta che per Sant’Egidio ha anche un significato simbolico. «Mettere i poveri al centro, nel giorno di Natale e nel centro di Novara, significa ricordare che nessuno deve essere invisibile», spiegano ancora dalla Comunità.
L’organizzazione dell’evento è stata possibile grazie al contributo di numerosi volontari, cittadini e associazioni. «Grazie a tutti i novaresi, e non solo, che hanno portato regali, offerto contributi, aiutato nell’allestimento, in cucina e nel servizio ai tavoli», il ringraziamento della Comunità, che cita in particolare i gruppi Scout di Omegna e di Cernusco sul Naviglio e il Nucleo Provinciale di Protezione Civile ANC di Oleggio, impegnato anche nelle fasi di smontaggio.
«Il grazie più grande – concludono – è quello di chi è stato servito a tavola e che nel giorno di Natale si è sentito al centro di mille attenzioni. È una luce che non abbaglia, ma accompagna, e che indica un futuro possibile: insieme».