«Era l’amore, era semplicemente Michele». Sono parole profonde e cariche di dolore quelle affidate ai social da Carola e Annalisa, figlia e moglie di Michele Uras, scomparso improvvisamente domenica 28 dicembre 2025 alle 18.50, a soli 56 anni.
«Michele sarà sempre con noi»: il dolore della famiglia Uras
Un messaggio che in poche ore ha raccolto centinaia di reazioni, diventando il simbolo dell’abbraccio di un’intera comunità.
«Non avremmo mai voluto fare questo post – scrivono – ma annunciamo che Michele è mancato ieri sera. Un colpo improvviso che non si meritava. Era troppo giovane, come siamo giovani noi. Era un uomo di buon cuore». Un ricordo intimo e autentico, che racconta Michele prima di tutto come padre, marito, figlio, fratello, una presenza capace di amare «a modo suo», con gesti e attenzioni che oggi diventano memoria viva.
«Michele non c’è più fisicamente – prosegue il messaggio – ma mentalmente ed emozionalmente è qui insieme a noi. Michele vive per sempre in noi. Michele sarà sempre con noi. Noi siamo Michele». Parole che restituiscono tutta la forza di un legame che va oltre l’assenza.
Funerale e rosario
I funerali di Michele Uras saranno celebrati mercoledì 31 dicembre alle 14.45 nella parrocchia di San Giuseppe Artigiano. Il rosario si terrà martedì 30 dicembre alle 18.45. Al termine delle esequie, la salma sarà accolta nel Tempio Socrem di Mappano.
Un fiume di ricordi
Nel frattempo continuano a moltiplicarsi le dimostrazioni di stima e affetto da ogni fronte del mondo politico, sportivo e associativo, a testimonianza di quanto Michele fosse una figura capace di unire, al di là delle appartenenze.
Anche il Comune di Settimo Torinese, guidato dalla sindaca Elena Piastra, ha espresso il proprio cordoglio ricordando Michele come «stimato concittadino e membro della commissione toponomastica», sottolineandone l’impegno nella vita associativa e politica e il ruolo di giudice nazionale Fidal nella promozione dell’atletica leggera e dei valori dello sport.
Parole sentite arrivano anche da Manolo Maugeri, capogruppo della Lega cittadina, che ne ricorda la candidatura nella lista di Forza Italia ma soprattutto «la disponibilità verso gli altri, la generosità, l’ironia capace di rassicurare». «Ha lasciato un segno vero nella vita di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo», scrive.
Toccante anche il messaggio di Anna Sanfilippo del Movimento 5 Stelle, che evidenzia come Uras fosse «molto più di un colore politico». «Prima venivano le persone – racconta – con le loro storie e fragilità. Non perdiamo solo un avversario politico, ma un pezzo prezioso del tessuto umano di Settimo».
Un coro di voci diverse, unite dallo stesso sentimento, che raccontano un uomo capace di ascoltare, prendersi cura e costruire comunità.