Marika Savoldelli, a soli 22 anni, ha deciso di dire addio alla carriera nello snowboard
La figlia di Paolo (vincitore di due Giri d’Italia) ha deciso di mollare il professionismo: «A metà stagione ho capito che ero scarica mentalmente»

Lasciare l’agonismo a 22 anni. È la scelta (forte e sulla quale ci sarebbe molto da riflettere, ad ampio raggio) fatta da Marika Savoldelli. Ponderata e per nulla improvvisata, sia chiaro.
Per dar spazio alle proprie passioni senza rimanere imprigionati in un iter che, probabilmente, aveva esaurito il suo corso, i suoi stimoli e le sue condizioni ideali per esprimere il talento.
Fatto sta che l’Italia dello snowboard cross perde un’altra freccia in una faretra rosa che - pensando alle prossime Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 - trova in Michela Moioli, Lisa Francesia Boirai e Sofia Groblechner (seconda nell’ultima Coppa Europa e coetanea, classe 2003, della clusonese), le sue frecce.
Perché se la figlia d’arte saluta, anche un’altra bergamasca come Sofia Belingheri - trentenne di Roncola San Bernardo - fa un passo indietro per essere inserita (insieme a Caterina Carpano) nel gruppo “Osservati”.

Marika, quando ha deciso di compiere questo passo?
«A metà stagione ho capito che non c’erano più le condizioni per proseguire. Alcune situazioni mi hanno portato a essere scarica mentalmente e non ho più trovato il piglio giusto per essere competitiva, ma soprattutto con i giusti stimoli».
Quanto ha inciso il fatto di non essere parte di un gruppo sportivo?
«Ha avuto il suo peso. Farne parte significa non avere certe preoccupazioni, se cosi si possono definire, riuscendo anche a gestire adeguatamente tempi e situazioni. Non solo per il discorso prettamente agonistico, ma anche dal punto di vista economico. La scorsa estate, ad esempio (...)