Lutto a Usmate Velate. Nei giorni scorsi si è infatti spento Marino Terenghi, 79 anni, uno dei padri della sinistra cittadina nonché instancabile volontario che ha dedicato la vita al prossimo e alla lotta per i diritti delle persone.
L’ultimo saluto al “compagno” Terenghi
Nato e cresciuto proprio a Usmate, aveva lavorato negli storici stabilimenti della “Ital-Lamiere” nel quartiere Bovisa di Milano:
“Ci andava in treno e veniva scortato in stazione dagli altri “compagni” – racconta la moglie Luigia – Questo perché era anche il sindacalista e negli anni ‘60 era stato preso di mira, aveva subito diverse minacce per quel ruolo”.
Eppure, nonostante tutto, Terenghi era ben voluto all’interno dell’azienda. Tanto da essere nominato direttore una volta tornato in Brianza, nella sede che l’azienda aveva aperto proprio a Usmate Velate. Un’anomalia, specialmente in quegli anni ruggenti della lotta operaia, in cui a dettare legge erano proprio i colori delle bandiere.
L’impegno in politica
Ma per lui il “rosso” non ha mai stonato. Nemmeno con il “bianco” della chiesa, cui è sempre stato molto legato.
“Papà è sempre stato molto credente, fin da bambino faceva il chierichetto e non ha mai smesso di considerare la chiesa, così come l’oratorio, uno dei luoghi più importanti per la comunità – ricordano i figli Stefano, Laura e Davide – Erano luoghi di aggregazione, in cui si incarnava il diritto alla socialità. Papà era così, ha sempre messo i diritti delle persone davanti a ogni cosa. E si è sempre speso in prima persona affinché essi venissero rispettati”.
Una visione della vita che si sposò benissimo con la sua discesa in campo in ambito politico. Da consigliere di opposizione, guidò sempre la lista del Partito Comunista nell’epoca delle Amministrazioni comunali targate Democrazia Cristiana. E in particolar modo con il sindaco Silvio Garancini: avversario sì, ma grande amico, con cui nacque un rapporto di straordinaria stima e affetto reciproco. Negli anni ‘80, sempre con il Pci, centrò una storica vittoria alle urne. Un’elezione a sindaco che però durò il tempo di una notte:
“Rinunciò alla carica perché aveva capito che non c’erano le basi per costruire un progetto solido – raccontano i suoi cari – E poi perché avrebbe chiesto un sacrificio troppo grande alla sua famiglia. Così decise di fare un passo indietro”.
Le cooperative edilizie
L’impegno civico, tuttavia, non terminò qui. Parallelamente alla politica, infatti, Terenghi portò sempre avanti le sue battaglie per i diritti del prossimo, compresa quello per la casa, grazie alla creazione di alcune cooperative edilizie. Un servizio che permise a moltissimi giovani dell’epoca di acquistare una casa a Usmate Velate, al tempo di fatto satura, tanto che lui stesso dovette inizialmente prendere casa a Carnate. E ancora oggi esistono tracce concrete del suo operato, come dimostrano le abitazioni a schiera di via Isonzo, solo per citarne alcune.
Il volontariato
E poi ancora il volontariato, svolto sempre in maniera disinteressata e gratuita, con l’unico obiettivo di contribuire al benessere e alla crescita della sua comunità, cui ha dedicato l’intera vita. Ne sono un esempio il servizio di trasporto delle persone più fragili, accompagnate quotidianamente al Polivalente o negli ospedali per visite e terapie. Oppure ancora l’attività di pulizia del paese e delle aree verdi: un servizio da lui inaugurato insieme al compianto amico Giovanni Restelli e che ancora oggi prosegue ogni giovedì nel solco del suo esempio.
Il cordoglio della politica
La notizia della scomparsa del “compagno” Terenghi ha colpito nel profondo la comunità, dove lascia un vuoto forse incolmabile:
“E’ con profonda tristezza che abbiamo appreso la notizia della scomparsa del nostro compagno Marino Terenghi – il cordoglio del circolo del Partito Democratico di Usmate Velate, cui è rimasto molto vicino anche negli ultimi anni pur non ricoprendo più ruoli attivi – Marino è stato un pilastro del PCI locale prima, in seguito dei DS e poi del nostro circolo del Partito Democratico. Ha seduto in Consiglio comunale a partire dagli anni ‘70 e, anche da consigliere di opposizione, ha sempre lavorato per il bene comune con dedizione e spirito di servizio verso la nostra comunità. Aveva una passione rara per la politica, da quella nazionale a quella locale. Si è sempre distinto per il suo entusiasmo nelle battaglie in cui credeva. Negli ultimi anni è stato un militante esemplare, pronto a dare una mano in ogni occasione e a fornire un consiglio ai più giovani. Con quest’ultimi amava parlare ma soprattutto amava ascoltarli. I suoi racconti sulla storia politica locale si intrecciavano al desiderio di lasciare che i più giovani potessero costruire liberamente una nuova storia. Lo ricordiamo tutti come una persona sincera, disponibile, gentile, leale, franca. Marino ci lascia in eredità un modo di fare politica per gli altri”
Questa mattina, venerdì 5 settembre alle 11, verranno celebrati i funerali nella chiesa parrocchiale di Santa Margherita.