Sant'ilario d'enza (RE)

L’India e gli altri viaggi pieni di umanità di Domenico Palmia

Dal 20 dicembre al Centro Mavarta di S.Ilario la mostra con le fotografie del santilariese “Pallino”

L’India e gli altri viaggi pieni di umanità di Domenico Palmia

Sabato 20 dicembre 2025 (ore 16.30) al Centro Culturale di Sant’Ilario d’Enza inaugura la mostra “India e altri viaggi” con le fotografie di Domenico “Pallino” Palmia. La mostra sarà aperta fino all’11 gennaio 2026.

L’India e gli altri viaggi di Domenico Palmia

SANT’ILARIO D’ENZA – Palmia, conosciuto da tutti come “Pallino”, è una figura molto nota a Sant’Ilario d’Enza. Perché qui è nato nel 1939 e ha passato gran parte della sua vita. Per la sua militanza politica e l’attività come volontario alla Festa dell’Unità e a tante altre iniziative. Ma anche per la sua passione per la fotografia. “È stato il primo fotoamatore “professionale” della nostra zona – racconta l’artista e amico Gianni Morini – Tutti gli invidiavamo l’attrezzatura nuova e sempre aggiornata”.
Palmia ha iniziato a fotografare negli anni Sessanta. Uno dei suoi primi lavori in bianco e nero, tra l’altro premiato in un concorso locale, era dedicato al lavoro contadino delle “donne” del quartiere santilariese del Bettolino che raccoglievano le “asprelle” e le portavano al mercato di Parma. In anni successivi un suo scatto al monumento ai deportati di Fossoli fu utilizzato per una pubblicazione sulla Resistenza. Appassionato di teatro e balletto, non mancava mai agli spettacoli del Valli di Reggio Emilia dove in un’occasione immortalò Rudol’f Nureev.

Un gruppo fotografico

Per un certo periodo collaborò poi con l’indimenticata Germana Marmonti che aveva aperto nel centro del paese il negozio Foto Blitz. Erano anche gli anni in cui si formò a S.Ilario un “gruppo fotografico” che annoverava, tra gli altri, il già citato Morini, Rodolfo Marchiani, l’architetto Chierici, Giuliano Sacchetti, Stefano Pacciani, Giovanni Arduini. All’interesse per la fotografa, Palmia ha unito quella per i viaggi compiuti insieme alla moglie Laila a partire degli anni Novanta dopo il raggiungimento della pensione: Australia, Libia, Yemen, Cambogia, Iran, Siria, Giordania, Uzbekistan, Armenia… Ma soprattutto l’amata India, visitata una decina di volte, in cui Pallino e Laila si sono legati a una famiglia del Tamil Nadu aiutando a sostenere gli studi di una bambina che oggi si è laureata: nell’ultimo viaggio del 2019, prima della pandemia, erano stati ospiti del suo matrimonio. “Dall’India scappi subito oppure ci torni sempre, te ne innamori”, confessa Pallino.

Una strada in Madagascar

La curiosità e la sensibilità per terre lontane era stata, in realtà, stimolata da un’esperienza lontana. Nel 1964 Palmia aveva partecipato alla costruzione di una strada in Madagascar. Catapultato dalla pianura emiliana alla foresta di quell’isola favolosa maturò una sorta di vocazione per la conoscenza di popoli e altri Paesi. E così lui e la moglie – pur scontando qualche scomodità e situazioni avventurose – si sono sempre mantenuti lontani dalle abituali rotte turistiche legate a monumenti e attrazioni naturali.
Lo dimostrano gli scatti di questa mostra, promossa dall’Amministrazione Comunale, che finalmente omaggia la sua attività. Dedicati in particolare al subcontinente indiano, ma anche a Vietnam, Etiopia, Madagascar, testimoniamo la dedizione generosa di un autore che cerca il contatto con le persone, i luoghi del quotidiano, le occasioni scandite da lavoro, riti, tradizioni. In una parola: l’umanità.

Informazioni

Orari di visita: da lunedì a venerdì ore 15.30-17.30, sabato e domenica ore 10-12. Chiuso 24, 25, 31 dicembre, 1 e 6 gennaio. Ingresso libero.
Info: Centro Culturale Mavarta, via Piave 2, Sant’Ilario d’Enza (RE) – www.mavarta.it