Pioltello (MI)

L’ex Itam finisce di nuovo in Tribunale, ma di compratori neanche l’ombra: ennesima asta deserta

Delusione e sconcerto da parte dell'Amministrazione. "Dopo 20 anni siamo ancora in attesa della vendita"

L’ex Itam finisce di nuovo in Tribunale, ma di compratori neanche l’ombra: ennesima asta deserta

Il Comune di Pioltello dovrà spendere nuove risorse pubbliche per presentarsi in Tribunale e resistere di fronte all’ennesimo ricorso promosso dal curatore fallimentare che ha in mano la vicenda ex Itam. Ricorso al Consiglio di Stato che sarà pagato con i soldi dei contribuenti italiani per chiedere, ancora una volta, l’annullamento delle ordinanze sindacali che impongono di mettere in sicurezza lo stabile, di rimuovere i rifiuti e di garantirne decoro e controllo. Nel mezzo, a fine settembre, si è espletata la sesta asta per la vendita del comparto industriale tra via Brasile e via Del Santuario, ma il risultato non è cambiato: zero offerte presentate e gara deserta.

Ennesimo ricorso sull’ex Itam

Il futuro del cuore di Seggiano continua a combattersi a suon di carte bollate. La questione è finita di nuovo in Consiglio di Stato, con la richiesta da parte dei legali incaricati dal curatore fallimentare di revocare l’ultima decisione dello stesso organo datata 22 gennaio 2025, con cui l’ultimo grado della Giustizia amministrativa aveva dato ragione al Comune di Pioltello dopo la sentenza del Tar sulle misure imposte alla curatela per la gestione dell’immobile.

Rimozione dei rifiuti ingombranti, messa in sicurezza degli accessi, videosorveglianza e verifica dello stato dell’amianto: queste le misure richieste dall’Amministrazione Cosciotti definite dal ricorrente “continue iniziative del Comune, del tutto ingiustificate, volte a censurare l’operato della curatela”.

Il commento della sindaca

Gli avvocati delle parti si scontreranno ancora una volta tra memorie, deduzioni e controdeduzioni.

Siamo alla follia – ha commentato la sindaca Ivonne Cosciotti – Abbiamo un curatore fallimentare che fa causa al Consiglio di Stato per una sua sentenza. Va oltre ogni comprensione della realtà e questo fa capire quanto il caso Itam sia stato gestito male dal punto di vista legale dalla curatela fallimentare. Anche i creditori, dopo 20 anni, si trovano in questa situazione.

Intanto nel mezzo resta aperta la ferita rappresentata dall’industria in disuso e abbandonata ormai da oltre 20 anni. Una situazione che l’Amministrazione pioltellese vorrebbe indirizzare già in sede di Pgt, magari aprendo un tavolo di confronto per capire quali siano le possibilità per un’area che, di fatto, è inserita nel cuore residenziale del quartiere.

Chi era interessato all’acquisto del comparto ha chiesto informazioni in Comune per sapere se era stato fatto un piano di carotaggi per verificare la presenza di inquinanti nel sottosuolo – ha spiegato il vicesindaco con delega all’Urbanistica Saimon Gaiotto – A oggi questa perizia manca e potrebbe essere fondamentale per il buon esito dell’asta.

Senza dimenticare che l’Amministrazione è creditore privilegiato del fallimento, ma, a oggi, non c’è mai stato un tavolo di trattativa con la curatela per verificare possibili sviluppi come, per esempio, un’acquisizione dell’area da parte del Comune tenendo conto dell’ingente debito nei confronti dell’ente.