Lavoro, mancano gli operai specializzati
È quanto emerge da uno studio della CGIA di Mestre
Nel 2024, su un totale di 5,5 milioni di nuovi ingressi previsti nel mercato del lavoro, quasi 840 mila (pari al 15 per cento del totale delle entrate attese) hanno riguardato operai specializzati. La ricerca di queste figure si è rivelata particolarmente impegnativa: nel 63,8 per cento dei casi, infatti, gli imprenditori hanno segnalato notevoli difficoltà nel reperimento e, quando la selezione ha avuto esito positivo, il processo ha richiesto in media quasi cinque mesi.
È quanto emerge da uno studio della CGIA di Mestre. Negli ultimi anni fattori quali la denatalità e l’invecchiamento della popolazione hanno contribuito a ridurre la disponibilità di forza lavoro, e molti candidati non possiedono le competenze tecniche e professionali richieste dagli imprenditori. Lo studio evidenzia anche come, rispetto al periodo pre-Covid, i giovani sono sempre più alla ricerca di occupazioni che offrano maggiori livelli di flessibilità, autonomia e tempo libero, con minore propensione ad accettare condizioni lavorative fisicamente gravose.
Tra gli introvabili, nel settore dell’edilizia ci sono carpentieri, ponteggiatori e piastrellisti; nel comparto del legno i verniciatori; nel tessile modellisti; nel calzaturiero tagliatori; nella metalmeccanica tornitori, fresatori e saldatori. Nella classifica di difficoltà nel reperire i nuovi assunti, il Lazio risulta al 17esimo posto con il 43,6%, con la previsione di 145.440 assunzioni. Viterbo è quella che nel Lazio presenta maggiori difficoltà, al 32esimo posto con il 52,2%. La provincia di Latina è al 43esimo posto e presenta il 50,7% di difficoltà, con la previsione di 13.870 nuove assunzioni. Segue Frosinone al 67esimo posto con il 48,3% e la previsione di 8.650 nuove assunzioni. Quindi Rieti al 78esimo posto con il 45,7% di difficoltà, e a chiudere Roma con il 42.3% e la previsione di 114.200 assunzioni.