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L'Angelus di Papa Francesco ricoverato al Gemelli

"Proseguo fiducioso il ricovero al Policlinico Gemelli, portando avanti le cure necessarie; e anche il riposo fa parte della terapia"

L'Angelus di Papa Francesco ricoverato al Gemelli
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Papa Francesco, ricoverato al Gemelli da dieci giorni, naturalmente non  ha pronunciato l'Angelus domenicale, affidando però i suoi penseri a un testo scritto che è stato diffuso in mattinata. Nel suo discorso ha aggiornato sulla sua salute, ringraziato i medici e parlato del terzo anniversario della guerra in Ucraina, che cade lunedì 24 febbraio 2025.

Il Papa ricoverato: l'Angelus domenicale

La crisi emergenziale di sabato parrebbe sostanzialmente rientrata, come emerge anche dal fatto che il Pontefice abbia trascorso una notte tranquilla.

Al Pontefice comunque, riferiscono fonti Vaticane, sono tuttora applicati i 'naselli' per la somministrazione di ossigeno ad alti flussi, che lo aiutano nella respirazione.

"Da parte mia, proseguo fiducioso il ricovero al Policlinico Gemelli, portando avanti le cure necessarie; e anche il riposo fa parte della terapia! Ringrazio di cuore i medici e gli operatori sanitari di questo Ospedale per l’attenzione che mi stanno dimostrando e per la dedizione con cui svolgono il loro servizio tra le persone malate

In questi giorni mi sono giunti tanti messaggi di affetto e mi hanno particolarmente colpito le lettere e i disegni dei bambini. Grazie per questa vicinanza e per le preghiere di conforto che ho ricevuto da tutto il mondo! Affido tutti all’intercessione di Maria e vi chiedo di pregare per me".

Ucraina, anniversario della guerra

Un pensiero particolare è stato poi rivolto all'Ucraina, dove domani, 24 febbraio, cade il terzo anniversario della guerra:

"Si compie domani il terzo anniversario della guerra su larga scala contro l’Ucraina: una ricorrenza dolorosa e vergognosa per l’intera umanità! Mentre rinnovo la mia vicinanza al martoriato popolo ucraino, vi invito a ricordare le vittime di tutti i conflitti armati e a pregare per il dono della pace in Palestina, in Israele e in tutto il Medio Oriente, in Myanmar, nel Kivu e in Sudan".

Il saluto ai partecipanti al Giubileo dei Diaconi

Un saluto, infine, anche ai candidati al diaconato e a tutti i partecipanti al Giubileo dei Diaconi, svoltosi nei giorni scorsi in Vaticano, e che questa mattina hanno preso parte, nella Basilica di San Pietro, alla Messa presieduta, come delegato dal Papa, da monsignor Rino Fisichella:

"Cari fratelli Diaconi, voi vi dedicate all’annuncio della Parola e al servizio della carità; svolgete il vostro ministero nella Chiesa con parole e opere, portando l’amore e la misericordia di Dio a tutti. Vi esorto a continuare con gioia il vostro apostolato e – come ci suggerisce il Vangelo di oggi – ad essere segno di un amore che abbraccia tutti, che trasforma il male in bene e genera un mondo fraterno. Non abbiate paura di rischiare l’amore!".