«C’è ancora tanta paura a parlare di morte e di lutto. Io ho voluto mettere a frutto la mia esperienza, consegnare un pezzo di me stessa, sperando di dare una mano a chi affronta la perdita».
E’ una sorta di manuale di sopravvivenza, con tanto di un decalogo di buone pratiche per tornare alla vita dopo il lutto, quello che negli ultimi cinque anni è andato a comporre prima un file pieno di appunti sul computer e un poi il libro «L’amore non si butta» della consigliera alle Pari Opportunità del Comune di Olgiate Giovanna Fumagalli.
La consigliera Giovanna Fumagalli presenta il suo nuovo libro
Un libro che nasce proprio dalla perdita e nella perdita si sviluppa, tra quella sedia che rimane vuota e un piatto in meno da apparecchiare a tavola.
Nel 2020, infatti, Giovanna Fumagalli ha perso suo marito Davide Biollo, con il quale oltre a condividere tutta la vita e a metter su famiglia con l’arrivo dei figli Sara, Samuele e Susanna, aveva anche scritto due volumi rivolti alle giovani coppie e alle coppie con figli, mettendo a frutto le competenze imparate negli anni come counselor e come responsabili dei corsi prematrimoniali della Parrocchia di Olgiate.
“L’amore non si butta”… ma dove va a finire?
«Il titolo “L’amore non si butta” arriva da una frase che ho letto qualche tempo fa – spiega l’autrice – La scrittrice si interrogava su dove andasse a finire l’amore che non usiamo più e terminava dicendo “Se non si può buttare il pane, figurati l’amore”. Nel mio viaggio di elaborazione del lutto da quando è morto mio marito mi sono chiesta anche io cosa farmene di tutto quell’amore, come rimetterlo in circolo. Da questa riflessione e da questa consapevolezza è nato il libro, un percorso nel passato, nel presente e nel futuro che ripercorre anche la mia vita con mio marito e il periodo della malattia».
Un’opera dal forte valore autobiografico, ma che dalla storia personale è in grado di sganciarsi per arrivare a una certezza: il dolore per la perdita di una persona cara è qualcosa di universale, che prima o poi tocca tutti. «Credo che questo libro possa essere uno strumento per chi è alla ricerca di un modo per ricominciare a vivere dopo aver attraversato un dolore così grande. I vari capitoli, come ad esempio quello legato alle feste e al Natale, ci insegnano come stare nel dolore e come attraversarlo» aggiunge l’autrice, che in questi tre anni si è messa alla prova per trovare la sua strada per convivere con la perdita e rimettere in circolo l’amore.
«L’impegno come consigliera comunale delegata alle Pari Opportunità, prima di tutto, mi ha dato la possibilità di entrare in contatto con tante persone ed aiutarle – spiega – Poi ci sono stati i percorsi di counselling letterario, riguardanti anche il tema del lutto». E ancora la scrittura, l’istituzione del concorso pianistico internazionale Davide Biollo, riprendendo la passione per la musica del marito, per tanti anni organista nella chiesa parrocchiale Maria Madre della Chiesa, e l’arrivo, appena un mese fa della nipotina Angelica.
Il ricavato sarà devoluto alla Fabio Sassi
«Affrontare un lutto è più semplice quando si ha una famiglia e una rete di amicizie, ma alcune persone sono sole – prosegue Fumagalli, annunciando una decisione che, ancora una volta, vuole essere una mano tesa verso gli altri – Il ricavato della vendita dei libri sarà destinato alla Fabio Sassi. Con loro ho un debito di gratitudine per come hanno seguito mio marito, ma sono stati fondamentali anche per me, visto che ho avuto la possibilità di seguire un gruppo di mutuo aiuto dedicato proprio ai familiari, un passo fondamentale per acquisire consapevolezza».
“Voglio aiutare gli altri a dare valore a ogni momento condiviso”
Consapevolezza però non solo del lutto, ma anche del valore della vita, soprattutto se condivisa: «La presa di coscienza del fatto che prima o poi tutti moriremo ci aiuta a dare delle priorità nella vita, a capire cosa per noi conta davvero. Questa è la mia mission, aiutare gli altri a dare valore a ogni momento condiviso. Io avrei tanto voluto vivere la vecchiaia con mio marito, la davo addirittura per scontata e non pensavo che una cosa così sarebbe successa a noi, eppure l’ho dovuta affrontare».
Vivere un lutto, sopravvivere a chi non c’è più e rimettere in circolo il proprio amore è faticoso, ma come sottolinea l’autrice «ne vale la pena»: «Immagino il lutto come una faticosa camminata in montagna. Tutto è meglio che restarsene lì, con i piedi piantati per terra e lo zaino pesante sulle spalle. Allora si comincia a camminare e quando si arriva in vetta si apprezza il paesaggio, si apprezza il fatto di essere vivi».
Sabato 15 novembre 2025, a partire dalle 17, il libro sarà presentato in sala consiliare a Olgiate, in un evento moderato dal vicesindaco e assessore alla Cultura Matteo Fratangeli. Un appuntamento da non perdere per chi ancora fa fatica a capire che, anche se lo zaino è pesante, ci può essere ancora una nuova alba da osservare dalla cima di una montagna.
