Osio Sotto (BG)

La protesta di una madre: «Se non mi aiutano, mi incatenerò in Comune a Osio Sotto»

Una 40enne, vittima di violenza domestica, denuncia la mancanza di sostegno economico per trasferirsi in un nuovo alloggio

La protesta di una madre: «Se non mi aiutano, mi incatenerò in Comune a Osio Sotto»
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di Christian Tognoli

Dice che porterà avanti a oltranza la sua protesta contro il Comune, fino anche a “incatenarvisi”, se non le sarà data anche solo una parte dell’aiuto economico che chiede. Una donna di quarant’anni, residente a Osio Sotto, lamenta «che il Comune vuole buttare una famiglia per strada, lo dico apertamente», dopo essersi vista negare dei fondi per pagare l’anticipo della locazione del nuovo immobile in cui era intenzionata a trasferirsi.

Di origine marocchina, ma nata a Vaprio d’Adda, la donna spiega di aver risieduto fino ai primi mesi del 2024 a L’Aquila con il marito: le ripetute violenze e minacce dell’uomo («è stato arrestato tre giorni perché, davanti ai carabinieri, ha dichiarato che se non lo avessero portato via mi avrebbe ammazzata») l’hanno convinta a denunciarlo e a tornare a Osio Sotto, dove già viveva in precedenza. «Ora mio marito sta girando in Lombardia. Quando l’ho detto ai carabinieri si sono spaventati: ha il divieto di avvicinamento, ma finché non ho il dispositivo anti-stalking può avvicinarsi».

La donna a breve dovrà lasciare la casa in cui attualmente risiede: «All’inizio pagavo il proprietario, un giorno ho saputo che il padrone aveva subaffittato l’appartamento, e ho trovato un signore con il figlio in casa mia: il proprietario aveva cambiato la serratura. Ho chiamato i carabinieri, hanno fatto ricambiare la serratura e sono entrata a casa mia, ma ora il padrone mi ha bloccato e non posso più contattarlo, né pagare l’affitto».

La donna, impossibilitata a trasferirsi dai parenti, afferma di essersi mossa in autonomia alla ricerca di un nuovo appartamento, che ha poi trovato: quindi la richiesta al Comune di Osio Sotto di un contributo.

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La replica dell’amministrazione comunale richiama al rispetto della normativa vigente: «La signora si è affacciata ai servizi sociali dopo aver saputo dello sfratto esecutivo, inviato dal proprietario perché ha delle morosità», chiarisce il sindaco di Osio Sotto, Corrado Quarti. «Vive con il figlio, la compagna del figlio e una nipotina di undici mesi. Il servizio sociale ha cercato di approcciarsi alla questione come sempre fa: le è stato proposto di trovare una soluzione abitativa e di farsi poi viva per parlarne. Si costruisce insieme la soluzione, con la famiglia».

Le pretese della donna, spiega Quarti, porterebbero a una violazione del protocollo abituale (...)

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