Nel 2025 oltre 87.000 accessi al Pronto Soccorso, 31 milioni di euro di investimenti e il riconoscimento tra i 15 migliori ospedali d’Italia: questi i numeri di Fondazione Poliambulanza a Brescia
Bilancio di fine anno
Nella Sala Convegni dell’Istituto Ospedaliero di via Bissolati, il Presidente Mario Taccolini, e il Direttore Generale Marcellino Valerio hanno presentato, venerdì 19 dicembre, durante il tradizionale incontro di fine anno, i dati più rilevanti del 2025 di Fondazione Poliambulanza, insieme a un primo scenario sul 2026. Soddisfazione per il ruolo svolto dall’ospedale a favore della comunità, sia nell’ambito dell’emergenza sia sul fronte oncologico, dove vengono pienamente garantiti i tempi previsti per gli interventi chirurgici e l’avvio dei percorsi terapeutici.
“È chiaro – ha sottolineato Marcellino Valerio – che la domanda di prestazioni, soprattutto ambulatoriali, supera la capacità di risposta in tempi brevi, qui come in molte realtà che offrono servizi diagnostici e clinici ad alta qualità. Anche quest’anno a fronte di un numero sempre crescente di pazienti, sono state erogate prestazioni per un valore di circa 6 milioni di euro oltre il budget assegnato, di cui 5 milioni di attività ambulatoriali convenzionate con il Sistema Sanitario Regionale non finanziate e circa 1 milione relativo a ricoveri SSN. Un dato che testimonia come, nelle nostre scelte, la priorità resti sempre il paziente”.
Il valore della comunità e delle persone
“I dati che oggi presentiamo non sono semplicemente espressione di volumi di attività o di risultati organizzativi, ma restituiscono il volto di una comunità che ogni giorno si prende cura delle persone affidate alla nostra responsabilità- ha commentato il Presidente di Fondazione Poliambulanza, Mario Taccolini – Dietro ogni accesso al Pronto Soccorso, ogni intervento chirurgico, ogni nascita, vi sono storie, fragilità, attese e speranze che affidano alla nostra Istituzione una crescente e maggiore responsabilità, in termini di competenza, umanità e fedeltà alla propria mission. Fondazione Poliambulanza continua a operare come ospedale di ispirazione cristiana e non profit grazie all’impegno di oltre 2.200 collaboratori che, con rigore professionale, attenzione preminente alla persona e alla sua integrale dignità, rendono possibile un modello di sanità cattolica capace di coniugare qualità clinica, responsabilità sociale e servizio alla comunità e al bene comune”.
Svariati i riconoscimenti ottenuti nel 2025
Numerosi e di particolare rilievo sono stati nel 2025 i riconoscimenti ottenuti da Fondazione Poliambulanza, espressione di un lavoro costante sui percorsi clinici, sull’organizzazione dei servizi e sulla qualità complessiva dell’assistenza, sviluppati in stretta integrazione con il territorio e con il sistema sanitario regionale e nazionale. Fondazione Poliambulanza è stata accreditata anche nel 2026 tra i 25 ospedali italiani certificati Joint Commission International e ha ottenuto per il biennio 2026–2027 i 3 Bollini Rosa di Fondazione Onda, riconoscimento assegnato alle strutture che garantiscono percorsi dedicati alla salute femminile e alla centralità della paziente. Secondo il Programma Nazionale Esiti 2025 di Agenas Fondazione Poliambulanza si colloca tra i 15 migliori ospedali in Italia. L’analisi, basata su 218 indicatori relativi a 1.117 strutture, ha valutato l’ospedale su 7 aree cliniche, con esiti molto alti in neurologia, ictus e Percorso Nascita. Poliambulanza è l’unico ospedale della provincia di Brescia e una delle cinque strutture lombarde inserite nella lista. L’istituto Ospedaliero è stato inoltre riconosciuto da Regione Lombardia come Centro di IV livello per la gestione delle malattie infiammatorie croniche intestinali e delle emorragie digestive, entrando nella rete epato-gastroenterologica regionale, e come Centro di Medicina Materno Fetale, punto di riferimento per la gestione delle gravidanze ad alto rischio, in stretta integrazione con Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale. Sempre nel corso dell’anno è stato sottoscritto l’accordo tra Fondazione Laudato Sì’, Cooperativa Raphaël e Fondazione Poliambulanza per rafforzare l’offerta sanitaria e sociosanitaria della Cittadella della Salute di Desenzano del Garda, nel segno dell’eredità di don Pierino Ferrari, con l’obiettivo di sviluppare un polo territoriale integrato orientato alla cura della persona e al bene della comunità. Ruoli distinti ma una missione condivisa consentiranno di sviluppare un polo sanitario territoriale sempre più completo, integrato e orientato al bene della comunità.
Gli investimenti
Fondazione Poliambulanza ha sostenuto investimenti per circa 31 milioni di euro, dedicati in larga parte al rinnovo delle principali apparecchiature sanitarie. Tra questi interventi figurano la nuova PET della Medicina Nucleare Alessandra Bono, resa possibile grazie al contributo determinante della Fondazione Alessandra Bono, la nuova Risonanza Magnetica e la TAC di Radiologia, oltre ad ulteriori aggiornamenti tecnologici e interventi mirati al rafforzamento della sicurezza informatica. Parallelamente, sono proseguiti numerosi progetti straordinari: la ristrutturazione dell’Area Tecnologica, la sostituzione del motore della Trigenerazione, la ristrutturazione dell’ex area di Emodinamica/Elettrofisiologia con l’installazione della nuova RMN e TAC, e l’avanzamento dei lavori del Nuovo Edificio. A queste opere si aggiungono gli interventi di “Qualità aggiuntiva” svolti sul territorio in collaborazione con il Comune e il completamento del Bunker di Radioterapia. Per il rinnovo tecnologico della Radioterapia, Fondazione Poliambulanza potrà contare anche sul sostegno della Fondazione Berlucchi, il cui contributo si affianca alle risorse proprie dell’ospedale, in continuità con il modello di collaborazione già sperimentato per altri importanti investimenti tecnologici.
Fondazione Poliambulanza punta a integrare l’assistenza ospedaliera con i servizi territoriali e socio-sanitari per garantire continuità di cura oltre il ricovero. Pur non essendo obbligata dalla normativa regionale, ha istituito la Direzione Sociosanitaria per coordinare dimissioni protette (circa 300 nel 2025), cure domiciliari, telemedicina e reti territoriali, con l’obiettivo di ottimizzare il follow-up dei pazienti, ridurre ricoveri evitabili e affrontare le sfide delle cronicità e dei nuovi modelli assistenziali.
Gli operatori di Poliambulanza offrono supporto alle famiglie alleggerendo il carico assistenziale e contribuendo a prevenire i ricoveri ospedalieri, garantendo al paziente la possibilità di essere seguito nel proprio ambiente di vita.
Il 2026, un anno ricco di sfide
Sono programmati importanti investimenti in Radioterapia, con la sostituzione di due acceleratori lineari, e in Radiologia Interventistica, dove è prevista la sostituzione di apparecchiature fondamentali quali l’angiografo monoplano e biplano. Gli interventi straordinari riguarderanno soprattutto le opere strutturali e impiantistiche del Nuovo Edificio e l’avvio del progetto di investimento presso la Fondazione Laudato Si di Desenzano, finalizzato alla realizzazione di un nuovo poliambulatorio dotato di sale operatorie per la bassa complessità e di un Centro di Radiologia. In qualità di ospedale privato non profit, Poliambulanza può contare esclusivamente sulle proprie disponibilità finanziarie e sul sostegno dei benefattori per realizzare tali progetti. Nel 2026 proseguiranno quindi le campagne di raccolta fondi rivolte a Enti, Fondazioni e ai singoli cittadini attraverso iniziative di micro-fundraising.
La ricerca
La ricerca scientifica, biomedica e clinica rappresenta per Fondazione Poliambulanza una componente strutturale dell’attività assistenziale, integrata nei percorsi di cura e orientata a migliorare qualità, appropriatezza e personalizzazione delle terapie. Tutte le unità operative dell’ospedale contribuiscono allo sviluppo di studi, sperimentazioni cliniche e progetti di ricerca, con un coinvolgimento diretto dei professionisti nei principali ambiti di attività clinica. In particolare, contributi significativi provengono da Gastroenterologia, Cardiologia e Chirurgia vascolare, Chirurgia Generale, Oncologia, Ortopedia, Neurologia e Neurochirurgia, Ginecologia e Neonatologia, ambiti nei quali la ricerca è strettamente connessa all’attività assistenziale e all’innovazione dei percorsi diagnostico-terapeutici. In un contesto inerente la ricerca di base opera il Centro di Ricerca Eugenia Menni (CREM), concentrandosi in particolare sulle cellule da placenta studiandone i loro meccanismi di immunomodulazione, con potenziali applicazioni per patologie infiammatorie croniche e oncologiche. Il CREM rappresenta un nodo qualificato di integrazione tra ricerca preclinica traslazionale, clinica e formazione. Nel complesso, ogni anno vengono avviati circa 50 nuovi studi e trial clinici, dei quali circa il 60% multicentrici, in collaborazione con ospedali e centri di ricerca nazionali e internazionali. Una quota rilevante dei progetti riguarda nuovi farmaci, dispositivi diagnostici e terapeutici e tecnologie di ultima generazione, anche con il supporto dell’intelligenza artificiale, consentendo ai pazienti l’accesso a opportunità terapeutiche innovative. La produzione scientifica complessiva dell’ospedale si attesta intorno ai 280–300 articoli all’anno pubblicati su riviste internazionali indicizzate.
L’impegno per la comunità
Poliambulanza Charitatis Opera, Ente Filantropico del Terzo Settore, ha proseguito nel 2025 le attività di solidarietà sul territorio e all’estero. Tra gli interventi più rilevanti, l’impegno in Burundi a supporto dell’ospedale di Kiremba e l’attività in Guinea Bissau presso la clinica pediatrica di Bor. In primavera è rientrata una squadra di volontari, composta da chirurghi, anestesisti, infermieri e tecnici, impegnata per due settimane in attività cliniche e chirurgiche e in interventi tecnici di manutenzione per garantire continuità operativa alle strutture.
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