La Lombardia vale un viaggio: l'intervista all'assessore regionale alla BIT di Rho Fiera
«Stiamo assistendo a un’evoluzione importante. Il turista di oggi è altospendente, cerca servizi di eccellenza, ma sta diventando sempre più interessato a esperienze autentiche».
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Alla BIT di Rho Fiera è stato possibile intervistare l'assessore regionale al turismo: La Lombardia vale un viaggio.
La Lombardia vale un viaggio: l'intervista con l'assessore regionale al Turismo Barbara Mazzali
La Bit 2025 di Rho Fiera si è rivelata un palcoscenico straordinario per la Lombardia. Ne abbiamo parlato con l’assessore regionale al Turismo Barbara Mazzali, ripercorrendo i traguardi raggiunti e le prospettive future di un territorio che sa continuamente rinnovarsi e sorprendere.
Assessore, parliamo dei risultati del turismo lombardo nel 2024. Quali sono state le principali soddisfazioni?
«I risultati sono stati davvero incredibili. Abbiamo chiuso il 2024 con un incremento del 10% rispetto all’anno precedente, raggiungendo quasi 54 milioni di pernottamenti, dimostrando di saper gestire un’offerta turistica estremamente complessa e diversificata. La percentuale di turismo internazionale si attesta intorno al 70%, un dato che racconta di una capacità di accoglienza unica. Abbiamo dodici province e dodici modi diversi di vivere e raccontare la Lombardia, un mosaico di esperienze che si compongono in un quadro di straordinaria bellezza».
Da cosa deriva questo successo?
«Il nostro punto di forza è la capacità di offrire un’esperienza turistica a 360 gradi. Siamo una regione che non solo produce bellezza, ma la sa anche raccontare. Produciamo il 30% del design italiano, oltre il 40% del fashion e addirittura il 60% della cosmesi. Questo significa essere abituati a esportare eccellenza, a trasformare la creatività in un prodotto che racconta la nostra identità. Si tratta di un sistema integrato che vede il turismo come un’esperienza complessa, che parte dal paesaggio, passa per l’enogastronomia, si arricchisce di cultura e design, e si completa con l’accoglienza. Ogni territorio lombardo diventa così un racconto, un'opportunità di scoperta che va ben oltre il semplice viaggio».
Quali sono i mercati stranieri più interessanti per la Lombardia?
«Il primo mercato è quello tedesco, seguito da quello americano. In alcune province, come Como, arriviamo persino all’85% di presenze internazionali. Significativo è anche il ritorno di mercati come quello cinese e di altri paesi europei come Inghilterra e Polonia. Un dato particolarmente interessante è che siamo responsabili del 40% del tax free italiano, il che significa che i turisti non vengono solo per una vacanza, ma anche per acquistare i nostri prodotti. Questo fenomeno racconta di un turismo evoluto, che cerca nell’esperienza di viaggio non solo il momento del riposo o del divertimento, ma anche l’opportunità di entrare in contatto con un sistema produttivo unico, di portare a casa non solo ricordi, ma anche oggetti che sono espressione di una cultura del fare».
Come sta cambiando il profilo del turista che sceglie la Lombardia?
«Stiamo assistendo a un’evoluzione importante. Il turista di oggi è altospendente, cerca servizi di eccellenza, ma sta diventando sempre più interessato a esperienze autentiche. Gli americani li vediamo soprattutto nel lago di Como, mentre i tedeschi li vediamo sul nostro lago di Garda. Ma è un turista che non si accontenta più dei percorsi iconici: vuole immergersi nelle piccole comunità, nei borghi nascosti, dove vuole vivere un’esperienza, dove può sentirsi parte di un racconto. E’ un turismo che cerca la profondità dell’esperienza. Non più semplici visitatori, ma viaggiatori che vogliono lasciare un segno, comprendere, vivere realmente il territorio».
Quali sono i progetti più interessanti per il 2025?
«Il 2025 sarà un anno straordinario. Stiamo preparando un grande progetto legato alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026, che coinvolgerà tutte e dodici le province lombarde. A dicembre realizzeremo un percorso che racconterà l'orgoglio olimpico delle nostre comunità. Inoltre, stiamo lavorando sul Giubileo, con 69 chiese giubilari pronte ad accogliere i pellegrini, offrendo un'esperienza unica di spiritualità e turismo. Questi progetti non sono semplici iniziative, ma occasioni per raccontare la Lombardia nella sua complessità, per far emergere le peculiarità di ogni territorio, per costruire un racconto corale che va ben oltre i singoli eventi».
Un’ultima menzione speciale va al turismo golfistico...
«Assolutamente! Abbiamo un sistema di campi da golf di altissimo livello. Qui alla Bit abbiamo presentato tutti i nostri golf club a 18 buche, che rappresentano un’ulteriore opportunità per un turismo altospendente che può soggiornare una settimana, visitando più province e giocando in diversi circoli».