Appiano Gentile (CO)

"La Gabula", cinquant’anni di pizza in compagnia dei campioni dell'Inter

Mezzo secolo di vita e tre generazioni di impegno per l’attività fondata da Cesare Rizzo.

"La Gabula", cinquant’anni di pizza in compagnia dei campioni dell'Inter
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Ronaldo in una zona un po’ appartata rispetto all’ampio salone centrale a mangiare una pizza ad Appiano Gentile durante una serata qualunque. E poi, ancora, la giovialità di Bobo Vieri, Cassano, Bergomi, Zanetti, Altobelli e molti altri.

Cinquant'anni con "La Gabula"

Inutile girarci intorno, decine di campioni dell’Inter hanno eletto "La Gabula" come loro seconda casa. In quegli anni d’oro, quando i grandi del pallone erano ancora parte integrante della comunità di Appiano Gentile. Insieme a loro, altri campioni dello sport come Chiappucci. Per mezzo secolo, ovvero da quando Cesare Rizzo fondò la pizzeria in via XXV Aprile, al civico 8, l’attività di famiglia - oggi portata avanti da Silvano Rizzo, 70 anni, dai figli Cesare (come il nonno) e Alessia - è stata un punto di riferimento. Un luogo dove sentirsi in famiglia. Dove tessere relazioni. E oggi, domenica 23 febbraio, il giorno dei festeggiamenti. Fu proprio nello stesso giorno del 1975 che Cesare, titolare di un negozio di alimentari, intuì i cambiamenti del mercato e avvio un’attività di ristorazione. Mai scelta fu più azzeccata.

Storia di successo

"Il nome “La Gabula” è venuto fuori da mio fratello - racconta Silvano - Un suo amico gli disse, dopo aver saputo dell’idea della pizzeria: “Sei già una gabula te”. E allora si è deciso di chiamarla così, devo dire che ci ha portato fortuna". Anche Silvano si è trovato a lavorare in pizzeria, dopo il diploma.
"Vita dura, senza mai avere del tempo per sé. All’inizio lo odiavo, ora amo il mio lavoro. C’è da dire che all’epoca ero giovane e vedere i miei amici uscire la sera e io costretto a rimanere lì non era semplice". Sacrifici ripagati da tante soddisfazioni.

Una famiglia

"C’è sempre stato un bel clima da noi, come in una famiglia. Forse è anche per quello che i giocatori dell’Inter venivano qui. All’epoca erano ragazzi giovani e ad Appiano non c’era tantissimo da fare - prosegue Silvano - Ricordo che venivano a mangiare la pizza anche Muller, Beccalossi e Rummenigge. Poi c’era Giancarlo Pasinato. Il rapporto era così bello che quando veniva qui dava anche una mano a servire le pizze".
Anni da incorniciare che rivivono nelle foto sbiadite conservate con cura. "Le cose sono cambiate, ma sono felice che mio figlio abbia scelto di andare avanti. “La Gabula” continuerà a esserci".