Concorezzo (MB)

In migliaia all'alba per la Via Crucis del Sabato di Pasqua

A colpire, come sempre, è la straordinaria devozione della gente che prende parte al momento solenne che precede il giorno della festa

In migliaia all'alba per la Via Crucis del Sabato di Pasqua
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Le strade sono ancora avvolte nelle tenebre quando i primi fedeli salgono le scale del sagrato. Passano pochi minuti e la chiesa parrocchiale di Concorezzo è già stracolma nonostante, fuori, l’alba del Sabato Santo di Pasqua non sia ancora del tutto sorta.

In migliaia all'alba per la Via Crucis del Sabato Santo

Il fresco del mattino che accompagna questa settimana di maltempo è quasi pungente. Ma a colpire maggiormente, come sempre, è la devozione della gente che, in occasione della Via Crucis vera pietra miliare della tradizione quaresimale della città, anche quest’anno non ha voluto mancare all’appuntamento con la Pasqua. Migliaia, infatti, le persone che alle prime luci del giorno hanno partecipato a uno dei momenti solenni più forti e sentiti dall’intera comunità. Che ancora una volta diventa tutt’uno con la Passione del Signore accompagnandolo verso il giorno della Resurrezione.

Una tradizione della Pasqua di Concorezzo

Prima il momento di preghiera celebrato in chiesa; poi, il corteo per le vie del centro, aperto dal maestoso Crocefisso portato a spalla dai tanti volontari che si sono alternati durante la processione. Dietro ad esso, le due foltissime ali di fedeli, precedute dal parroco don Angelo Puricelli e i sacerdoti della comunità. Lungo il percorso, i giovani e i volontari della Protezione civile sorreggono i megafoni impegnati a scandire le letture e le orazioni legate alle quattordici stazioni della Via Crucis, ripercorsa per intero prima di fare ritorno in chiesa. Dove, sul sagrato, i volontari hanno raccolto le offerte della Quaresima destinate alle attività caritative della parrocchia, concentrate in particolar modo a sostenere un orfanotrofio in Tanzania.

L'importanza del silenzio

Significative e solenni le parole di don Puricelli dall'ambone:

"Dopo aver udito il rumore delle strade affollate e chiassose di Gerusalemme accompagnando il Maestro caricato della Croce con le grida, la gente distratta, ascoltando parole di dileggio e offesa, oggi è il giorno del silenzio. Tutto tace. E quello di Gesù, posto nel sepolcro, assomiglia al silenzio del seme che, nascosto nella terra, porta in sé una forza misteriosa, capace di crescere e germogliare. E’ il suo paradossale nascondersi, in attesa però di manifestarsi proprio il Risorto, che si fa vivente in mezzo a noi. Il nostro un silenzio carico di speranza e attesa in un mondo che, invece, fa tanto chiasso e rumore".

Un silenzio che spezza le tenebre e accompagna, con la luce del giorno, i fedeli lungo la Via Crucis, ultimo momento di Passione prima della Resurrezione.

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