Lombardia

In Lombardia approvata una legge per contrastare la povertà farmaceutica

«È stato un lavoro costruttivo - ha commentato Marco Carra (Pd) - che ha offerto a tutti la possibilità di contribuire a migliorare questo testo, di cui condividiamo obiettivo e premesse e si pone nel solco della legge nazionale 166/2016 che disciplina il recupero e la donazione di farmaci».

In Lombardia approvata una legge per contrastare la povertà farmaceutica

Recuperare i farmaci inutilizzati o invenduti per destinarli, secondo standard di sicurezza e tracciabilità, a chi non può permetterseli: è questo l’obiettivo della legge per contrastare la povertà farmaceutica approvata all’unanimità dal Consiglio regionale della Lombardia.

Una legge in Lombardia per contrastare la povertà farmaceutica

Il testo introduce disposizioni per contrastare la povertà sanitaria, promuovere e sostenere attività di recupero e donazione di medicinali, prodotti farmaceutici, beni e altri presidi sanitari invenduti e inutilizzati. Nello specifico campagne informative e giornate regionali di raccolta dei farmaci; sostegni economici e strumenti di coprogettazione per gli enti del Terzo settore; la messa in rete di farmacie, imprese farmaceutiche e realtà assistenziali; la creazione di un Osservatorio regionale dedicato al fenomeno della povertà sanitaria. Il progetto di legge prevede un finanziamento iniziale di 200mila euro.

L’intervento del relatore Christian Garavaglia

Nel suo intervento, il relatore della legge Christian Garavaglia, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, ha evidenziato come durante la Giornata di Raccolta del Farmaco 2024 sono state raccolte 144.046 confezioni, per un valore di 1,3 milioni di euro, sufficienti ad aiutare oltre 109mila cittadini.

«Il provvedimento approvato oggi – ha sottolineato Garavaglia – è frutto di un lavoro di diversi mesi di ascolto di tutti gli attori coinvolti e rappresenta una novità in Italia: per la prima volta una Regione interviene in modo puntuale su questo tema, nel rispetto della norma statale, trasformando medicinali, beni e presidi sanitari inutilizzati da costo di smaltimento a risorsa preziosa destinata a chi è in difficoltà. La Lombardia continua in concreto ad essere un laboratorio di buone pratiche sociali, sussidiarie e sanitarie, sempre a sostegno dei più fragili».

«È stato un lavoro costruttivo – ha commentato Marco Carra (Pd) – che ha offerto a tutti la possibilità di contribuire a migliorare questo testo, di cui condividiamo obiettivo e premesse e si pone nel solco della legge nazionale 166/2016 che disciplina il recupero e la donazione di farmaci». Mentre ha espresso rammarico Nicola Di Marco (M5S) per la «scarsità delle risorse che non permetteranno di entrare nel concreto dei problemi. Abbiamo, comunque, votato a favore perché siamo favorevoli ai principi enunciati dalla legge che implementa le attività di informazione, rinforza il ruolo del Terzo Settore e prevede l’istituzione di un osservatorio ad hoc».