“La pace è la più alta vocazione di Roma. Ed è importante che, in tempi così difficili, dalla nostra città – che è il centro della Chiesa cattolica e dove convivono pacificamente culture e fedi diverse – continui a levarsi la voce in favore dell’amicizia, della comprensione e della solidarietà tra i popoli”. Con queste parole il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha aperto questo pomeriggio all’Auditorium Parco dell Musica di Roma l’Incontro internazionale delle religioni e culture “Osare la pace” promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, alla presenza del presidente Sergio Mattarella e della regina del Belgio Mathilde.
“Non ci rassegneremo mai all’idea che la guerra possa divenire uno strumento di regolazione delle controversie internazionali – ha detto Gualtieri -. Non ci rassegneremo allo spirito di potenza che pretende di cancellare il diritto, anzi di farsi esso stesso diritto. Non ci rassegneremo all’odio, all’integralismo che nega la dignità all’altro, al fine che giustifica qualunque mezzo per affermarsi. Secondo Gualtieri, “è vero che le guerre e le rinascenti logiche imperiali stanno drammaticamente indebolendo il diritto internazionale e il multilateralismo, che ne costituisce il necessario contesto. Ma quelle immagini di distruzione e di morte che arrivano da tante latitudini, e anche da molto vicino a noi, sono la dimostrazione che non possiamo abbandonare quella speranza di pace, e quei percorsi di pace che pure hanno nutrito la nostra storia recente”.
“La pace è un impegno quotidiano. Ma è anche una forza della storia, che passa dalla responsabilità di istituzioni, di comunità, di cittadini – ha aggiunto il sindaco di Roma -. L’iniziativa promossa da Sant’Egidio, che riunisce leader religiosi, persone di cultura, uomini di Stato e rappresentanti della politica costituisce una testimonianza viva, reale, concreta della possibilità, del realismo della pace, del dialogo, della cooperazione. Roma vuole essere capitale della pace e della fraternità tra i popoli. Ed è a fianco a voi!”.