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Il giro del mondo a piedi: dopo cinque anni, il vicentino Nicolò Guarrera è rientrato in Italia

Il rientro a Malo di metà settembre concluderà ufficialmente il lungo cammino iniziato cinque anni fa

Il giro del mondo a piedi: dopo cinque anni, il vicentino Nicolò Guarrera è rientrato in Italia

“L’idea nasce – racconta Nicolò Guarrera dal suo blog pieroad.it – nel monolocale di un appartamento per studenti, a Parma: un pantofolaio che si sentiva già un viaggiatore scattante, nervoso, e che appena collega i punti,  decide che è possibile. E se era possibile, bisognava provarci”.

Partito da Malo nell’agosto 2020, l’oggi 32enne vicentino ha percorso 29 mila chilometri ed al confine con la Slovenia ha trovato una schiera di amici e curiosi.

Il giro del mondo a piedi: il vicentino Nicolò Guarrera è rientrato in Italia

Al TGR del Friuli Venezia Giulia che lo ha intervistato, ha detto di voler ringraziare i presenti che lo hanno salutato a Trieste, in nome delle 170 persone che lo hanno ospitato lungo il viaggio, le 804 che gli hanno fatto compagnia in internet e le oltre 1200 che ha conosciuto personalmente: dopo cinque anni, Nicolò Guarrera è tornato in Italia.

Il globetrotter vicentino, era partito nell’agosto del 2020 da Malo, ha varcato oggi il confine con la Slovenia e sarà di nuovo a Malo tra quindici giorni.

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Guarrera aveva iniziato l’impresa con un inseparabile carrellino con il quale ha attraversato i continenti, affrontato il caldo, il freddo e le difficoltà logistiche a superare le quali, lo hanno aiutato, appunto, la motivazione personale ed il sostegno di oltre 430 mila follower.

Il rientro a Malo di metà settembre, come detto, concluderà ufficialmente il lungo cammino iniziato cinque anni fa: un’avventura che ne ha fatto un simbolo di resistenza, curiosità e spirito di libertà.

Il viaggio in pillole

Nicolò Guarrera è partito dalla sua casa a Malo (VI), ad inizio agosto del 2020 e si è diretto verso Genova e lungo il litorale meridionale francese, per giungere poi al confine spagnolo.

“L’ho sognato anche io, come tanti, e l’ho fatto anche perché mi sarebbe piaciuto scriverne un libro”.

Ha seguito il Cammino di Santiago, a lui già noto, per raggiungere l’aeroporto di Madrid e volare in Costa Rica, da dove si è diretto verso la capitale ecuadoregna, fino al Pacifico percorrendo la Ruta del Sol e continuare verso sud, attraversando Perù e Cile.

“L’unico modo per farlo era decidere come e partire: per me è stato istintivo, a piedi perché camminare mi è sempre piaciuto, lo faccio da quando ho memoria e mi ha portato a scoprire persone, fatti e storie straordinarie. Camminare, per me, è sinonimo di indipendenza: non ci sono serbatoi da riempire né strade impossibili da percorrere, sei tu che detti il ritmo della falcata, tu che decidi la strada da percorrere e quella da creare, se ad un tratto s’interrompe”.

Dopo otto mesi dall’arrivo in America Latina, nell’autunno 2021 si è imbarcato per l’Australia, e da Sydney è arrivato alla costa nord, dove si è imbarcato per Singapore.

“In questa avventura mi ha accompagnato solo il carrellino che ho seguito passo dopo passo, fonte di provviste ed equipaggiamento utili nel lungo il viaggio. A lui per primo raccontavo le meraviglie del mio viaggio”.

L’ultimo grande continente da affrontare era l’Asia che ha affrontato a partire dalla Malaysia, passando in Thailandia e poi da Bangkok raggiungendo la Birmania e l’India.

Raggiunto il Bangladesh, è tornato nel subcontinente indiano, a New Delhi, e successivamente in Pakistan assecondando la Karakorum Highway, strada che attraversa l’omonima catena montuosa ed in Cina tocca 4.700 metri, il punto più alto della spedizione.

Dopo un mese di cammino in Cina, arriva in Kirghizistan, e per la Via della Seta tocca Samarcanda, Bukhara, il Turkmenistan e l’Iran.

Dall’antica Persia raggiunge le coste del Mar Caspio attraversando l’Azerbaijan, la Georgia e la Turchia fino a Costantinopoli, da dove ritorna in Europa passando dalla Grecia e poi ancora a piedi, attraverso i Balcani, raggiunge Malo nei giorni scorsi: 2025, cinque anni.

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“E’ stato il viaggio di tutti quelli che mi hanno aiutato: ho ricevuto l’aiuto di molti coi quali condivido oggi la mia soddisfazione”.

“E se ancora mi offrono uno spritz – diceva a Trieste – lo accetto”.