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Il Comune di Sondrio in testa alle classifiche con il nuovo indice che misura la qualità amministrativa

E’ un acronimo in inglese il nome del nuovo indice messo a punto da un team di ricercatori universitari in collaborazione con l’Istat, che serve a stabilire il grado di qualità delle amministrazioni locali in Italia.

Il Comune di Sondrio in testa alle classifiche con il nuovo indice che misura la qualità amministrativa

Il Comune di Sondrio in testa alla classifica stilata con l’indice Maqi, che misura i parametri della qualità amministrativa.

Qualità amministrativa locale, il Comune di Sondrio in testa alle classifiche

E’ un acronimo in inglese il nome del nuovo indice messo a punto da un team di ricercatori universitari in collaborazione con l’Istat, che serve a stabilire il grado di qualità delle amministrazioni locali in Italia. Il Maqi (che sta per “Municipal Administration Quality Index”) è uno strumento nuovo e molto importante per confrontare il funzionamento degli enti locali italiani, ed è stato reso noto nell’edizione di lunedì 17 novembre del Sole 24 Ore: per l’importante quotidiano nazionale infatti gli esperti che hanno messo a punto lo strumento hanno estrapolato la classifica dei 112 capoluoghi di provincia, classifica che è guidata dalle amministrazioni del Nordovest. Sono i comuni di Sondrio, Savona e Genova a occupare i primi 3 posti nel confronto che affianca per ogni ente locale struttura burocratica, qualità della classe politica e performance economico-finanziaria.

L’indice misura 11 indicatori statistici

L’indice misura, nelle 3 dimensioni elencate, 11 indicatori statistici dei 7.725 enti locali italiani, ed è stato sviluppato dal team di ricercatori di statistica applicata alle scienze sociali (Augusto Cerqua e Costanza Giannantoni de La Sapienza di Roma, Federico Zampollo del Gran Sasso Science Institute e Matteo Mazziotta, dirigente di Istat), partendo dai dati pubblicati dagli stessi enti locali oltre che da fonti pubbliche e certificate a partire dal 2001. L’indice Maqi, precisano sulla pubblicazione di lunedì 17 novembre del Sole 24 Ore, non è una pagella delle giunte elette e operative nei Comuni, ma «fotografa le caratteristiche tecniche, politiche e gestionali delle amministrazioni locali». Tra i vari elementi attenzionati dall’indagine, per arrivare a elaborare l’indice finale sono presi in esame i dati sul capitale umano in forza alle amministrazioni (come gli anni medi di istruzione dei dipendenti o il loro turnover, o ancora il numero di personale di un Comune per 1.000 abitanti, o il tasso di assenteismo). Dall’aggregazione dei dati per i capoluoghi è emerso come i centri più grandi siano più favoriti in questo ambito: «i capoluoghi – scrivono sul Sole 24 Ore – hanno impiegati più istruiti della media, e circa 6 ogni 1.000 abitanti (5,3 su 1.000 a livello nazionale)». Ancora, gli elementi indagati sono la parità di genere con le quote rosa, gli anni di istruzione di sindaci e vicesindaci e il loro inquadramento lavorativo. Il team di ricercatori ha poi infine studiato i termini di efficacia gestionale, autonomia esecutiva e sostenibilità finanziaria analizzando i termini di rigidità e capacità della spesa, riscossione e sulla quota di investimenti nel bilancio. È in questo ambito che emerge maggiormente il divario Nord-Sud, divario nel quale le città metropolitane non emergono particolarmente.

La ricerca presentata all’assemblea dei sindaci di Bologna

L’indice Maqi è da circa un anno che è stato pubblicato sulle riviste di settore e nel mondo accademico, ma recentemente è stato presentato in un panel apposito nel corso del convegno Anci che a Bologna ha riunito i sindaci da ogni parte del Paese. Il panel, organizzato da Ifel e Istat, era intitolato “I numeri dei comuni. Statistiche granulari per comprendere e decidere”: «L’appuntamento è stato molto partecipato – ha raccontato Mazziotta al Sole 24 Ore – perché gli amministratori locali sono ormai consapevoli di quanto i dati della statistica ufficiale siano diventati strumenti di lavoro essenziali per orientare le politiche di intervento sul territorio».