Arcore (MB)

Il comandante della Locale (in borghese) acciuffa un malvivente che aveva appena rapinato una donna

L’episodio ha avuto per protagonista Mario Nappi ed è accaduto alla stazione della Metropolitana di Lanza, a Milano

Il comandante della Locale (in borghese) acciuffa un malvivente che aveva appena rapinato una donna
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Quando ha sentito qualcuno gridare «fermatelo, ha appena rapinato una donna» non ci ha pensato due volte. E’ sceso dal treno della metropolitana, che in quel momento si trovava alla stazione di Lanza, sul quale stava viaggiando, ha raccolto le testimonianze su quanto accaduto e, insieme ad un collega della polizia penitenziaria, ha scovato e fermato l’aggressore consegnandolo ai colleghi della Polizia di Stato.

Il comandante della Locale (in borghese) acciuffa un malvivente che aveva appena rapinato una donna

Un gesto da raccontare, accaduto martedì scorso, che ha per protagonista Mario Nappi, comandante della Polizia locale di Arcore.

«Mi trovavo a Milano per questioni personali - ha sottolineato il comandante - Ero in metropolitana, alla stazione di Lanza. Quando il treno si è fermato e si sono aperte le porte sono stato subito attirato dalle urla di un ragazzo che chiedeva ai passeggeri di fermare un rapinatore che aveva appena rubato la borsetta di una donna in via Brera, all’altezza dell’Accademia delle Belle arti e che poi si era rifugiato sullo stesso convoglio su cui mi trovavo anche io. Mi sono affacciato e, poco distante da me, ha fatto la stessa cosa anche un’altra persona che poi si è rivelata un collega della polizia penitenziaria. Insieme siamo corsi dal ragazzo che stava urlando e gli abbiamo chiesto di fornirci una descrizione del rapinatore che stava inseguendo».

Nel frattempo i controllori avevano chiuso le porte del treno per impedire al rapinatore di fuggire.

«Noi due agenti, insieme al giovane, abbiamo camminato paralleli al convoglio e guardavamo nei finestrini per cercare di fermare il rapinatore. Alla fine si trattava di un cileno che stava cercando di nascondersi tenendo il cappellino sulla testa. Nel giro di pochi secondi sono arrivati anche i colleghi della Polizia di Stato ai quali abbiamo consegnato il rapinatore e la borsetta della signora».

Trentacinque anni e di origini campane, il comandante, ricordiamo, ha maturato una esperienza importante prima a Brugherio, dove ha lavorato come agente scelto per una decina di anni, focalizzando la sua missione soprattutto nella prevenzione e repressione degli illeciti amministrativi e reati e poi ad Usmate, dove ha diretto il comando negli ultimi anni.

«Indosso questa uniforme da 15 anni e se vedo casi come quelli accaduti a Milano non mi tiro indietro - Devo anche dire che, a differenza di anni fa, oggi la gente reagisce davanti a fatti di questo tipo. Questa è una cosa positiva. Non si tratta ovviamente di farsi giustizia da solo ma, semplicemente, di cercare di fare ciascuno la propria parte».