È stata presentata dal gruppo di centrosinistra in Provincia una mozione per sollecitare Regione Lombardia ad istituire un tavolo permanente per coinvolgere gli enti territoriali nel procedimento che riguarda la realizzazione del nuovo ponte San Michele.
Il centrosinistra chiede un tavolo permanente in Regione sul nuovo ponte San Michele
“La Provincia non può che sostenere le richieste già avanzate dai Comuni interessati che hanno espresso forti preoccupazioni per l’impatto dell’infrastruttura sulla viabilità locale, sulla salute dei cittadini e sul paesaggio” ribadisce Vincenzo Di Paolo, capogruppo di Brianza Rete Comune. “I Comuni hanno chiesto studi di traffico più completi e una valutazione effettiva di alternative progettuali. Un’opera di questo tipo non può essere definita senza un pieno coinvolgimento del territorio, a partire dai Comuni, dalla Provincia stessa e dal Parco Adda Nord. La procedura di dibattito pubblico terminata con il documento conclusivo di RFI – rimarca Di Paolo – non assolve a questo compito.”
Oltre alla richiesta nei confronti di Regione Lombardia, nella mozione si propone l’attivazione di un tavolo tecnico provinciale “per definire una posizione unitaria del territorio di Monza Brianza e prevedere opere di mitigazione e compensazione viabilistica.”
“Il traffico giornaliero sul nuovo ponte potrebbe incrementare del 145% – ricorda il capogruppo del centrosinistra – con un passaggio di oltre 2.000 mezzi pesanti e un aumento nelle ore di punta del 60% di passaggi. Inoltre, gli scenari di traffico associati al nuove ponte e alla configurazione della tratta D di Pedemontana comporterebbero ricadute devastanti sulla viabilità locale dei centri abitati del vimercatese che già oggi presentano difficoltà.”
é notizia di ieri intanto la pronuncia da parte di Rfi nella relazione finale del dibattito pubblico del futuro ponte San Michele, che lo scorso weekend ha chiuso parzialmente un confronto tra enti e portatori d’interesse pubblici e privati aperto lo scorso 15 maggio, in cui si ribadisce che «La migliore collocazione possibile della nuova opera è quella in stretto affiancamento».
La lettera
Per questo motivo, i sindaci del lecchese Gianpaolo Torchio di Paderno d’Adda, Marco Magni di Robbiate, Danilo Villa di Verderio e Fabio Vergani di Imbersago hanno inviato una nota manifestando il loro disappunto. Ecco il testo:
Di seguito il testo integrale della nota:
Il Dibattito Pubblico sul nuovo ponte San Michele si è concluso esattamente dove, fin dall’inizio, temevamo saremmo arrivati: in un punto in cui le osservazioni del nostro territorio, pur presentate in modo ampiamente condiviso, non hanno trovato reale ascolto.
Rimangono tutte, senza eccezione, le criticità sollevate dai Comuni di prima fascia – Paderno, Verderio, Robbiate, Imbersago – e da quelli di seconda fascia del Meratese, della Brianza. Criticità ambientali, paesaggistiche e viabilistiche: un aumento del traffico fino al +145%, oltre 2.000 mezzi pesanti al giorno, attraversamento ferroviario merci, impatti diretti sui centri abitati e un nuovo ponte destinato a modificare in modo irreversibile il paesaggio della valle dell’Adda e la percezione del San Michele, un bene storico e identitario di valore nazionale.
Trenta metri a nord o trenta metri a sud cambiano ben poco.Siamo accusati di dire soltanto “no”, ma la verità è opposta. Il territorio ha portato proposte, alternative progettuali e soluzioni di buon senso. Eppure questo patrimonio di analisi è partecipazione è rimasto sostanzialmente ai margini: il contributo dei Comuni più coinvolti è stato di fatto espulso dal confronto pubblico.
Non siamo contro un nuovo ponte: siamo contro un progetto che, così concepito, produce impatti devastanti sulle nostre comunità e sul nostro territorio, senza rispondere alle criticità segnalate. Continuiamo a credere che il territorio meriti un’opera giusta, nel posto giusto, progettata con visione e responsabilità, non una scelta calata dall’alto che scarica sui cittadini problemi che non possono essere sostenuti.
Il percorso non è concluso. Continueremo a difendere i nostri territori e la valle dell’Adda con determinazione, convinti che il futuro si costruisce insieme alle comunità, non contro di esse.Gianpaolo Torchio, sindaco di Paderno
Marco Magni, sindaco di Robbiate
Danilo Villa, sindaco di Verderio
Fabio Vergani, sindaco di Imbersago.