Bergamo (BG)

«I “tossici” del telefonino prima causa di incidenti. Ma a Bergamo ci indigniamo per un uomo nudo sotto la pioggia»

La lettera di un lettore alla luce degli scontri avvenuti recentemente sulla statale 671 della Valle Seriana. La prima causa? «Il telefono»

«I “tossici” del telefonino prima causa di incidenti. Ma a Bergamo ci indigniamo per un uomo nudo sotto la pioggia»

«Forse la vera Bergamo Bronx corre sulle nostre strade». Così esordisce la lettera di un nostro lettore, alla luce degli incidenti avvenuti nei giorni scorsi lungo la statale 671 della Valle Seriana. La prima causa degli scontri? «Il cellulare. E chi li usa può essere facilmente individuato».

«Ma si indignano per un uomo nudo sotto la pioggia»

«Sulle nostre strade, ogni giorno, registriamo incidenti con morti e feriti», scrive il lettore. Nei giorni scorsi, in particolare lungo la statale 671 della Valle Seriana, si sono verificati diversi incidenti: il più recente ad Albino, poco dopo le 7 di ieri (3 novembre) tra un camioncino guidato da un 19enne diretto a Clusone e un’auto condotta che viaggiava nella direzione opposta guidata da un 39enne.

Soltanto il giorno prima, sulla stessa strada, un incidente mortale: a perdere la vita, a Nembro, il senegalese Mouhamadou Bamba Badiane. La sua Opel Corsa, su cui viaggiava insieme ad altre quattro persone (che hanno riportato ferite non gravi) ha invaso parzialmente la corsia opposta, finendo contro un’autobotte dei vigili del fuoco diretta a Scanzorosciate. Illesi i due pompieri volontari. Il 31 ottobre, un altro grave incidente: un motociclista è stato investito da un pirata della strada.

Dal 1° gennaio a oggi si contano circa sessanta incidenti, una media di sei al mese, gestiti dai carabinieri di Clusone, senza contare quelli rilevati dalla polizia locale e dai carabinieri di Bergamo (che comprendono anche i Comuni di Alzano, Nembro e Villa di Serio). Pesantissime le ripercussioni sul traffico, che sfociano in lunghe code spesso in entrambi i sensi di marcia. I dati sono stati pubblicati sull’edizione odierna de L’Eco di Bergamo.

«Sembra che la mattanza di figli, genitori, parenti, amici interessi poco o nulla all’opinione pubblica – aggiunge il lettore -, mentre si indigna se un povero uomo di colore cammina nudo sotto la pioggia». L’episodio cui fa riferimento risale allo scorso agosto, quando un giovane era stato visto passeggiare nel centro di Bergamo senza vestiti addosso, segnalato dal consigliere comunale Alessandro Carrara (Lega) e diversi altri esponenti politici del centrodestra cittadino.

«I “tossici” del telefonino la prima causa di incidenti»

In merito agli incidenti, il presidente della Croce Verde Erik Persico, sul profilo Facebook dell’associazione, ha definito l’uso del cellulare e dei social media «la nuova droga, che a differenza dell’alcol non è misurabile con il palloncino». D’accordo il lettore: «I “tossici” del telefonino sono la prima causa di incidenti, ma se l’ubriaco o il drogato non lo vedi finché non lo fermi, chi guida con il cellulare, spesso tenendolo sotto il volante per messaggiare guardando la strada a intermittenza, si può facilmente individuare (li vediamo tutti i giorni), fermare e sanzionare senza pietà».

La soluzione? «Trasformando i controlli come privati cittadini, cioè con agenti in borghese motorizzati per muoversi agevolmente in mezzo al traffico». L’appello del lettore è alle istituzioni: «Angeloni (in riferimento a Giacomo Angeloni, assessore alla Sicurezza del Comune di Bergamo, ndr) e comandante Monica Porta (della polizia locale di Bergamo, ndr), è così complicato?».