Cantu' (CO)

I Noseda lasciano lo storico distributore di benzina

Lo hanno gestito per tre generazioni, ora la meritata pensione

I Noseda lasciano lo storico distributore di benzina

La famiglia Noseda di Cantù ha legato la sua storia al distributore di benzina Esso in via Milano.

La storia

Dal 1955, tre generazioni si sono succedute alla guida di un benzinaio, che per molti canturini non è stato solo un punto dove fare rifornimento. Dall’1 dicembre, però, non sarà più così. Perché Daniela Noseda e il nipote Roberto Bernasconi, oggi titolari dell’attività, hanno deciso di lasciare e di godersi la meritata pensione.«Da un lato c’è un po’ di malinconia certamente – ha raccontato Noseda, che ha 66 anni – Legati a questo distributore di benzina ci sono innumerevoli ricordi di tante vite, che si sono intrecciate. Perché non è stato solo un benzinaio, ma per molti anni anche un luogo nel quale si trovavano amici a passare ore in compagnia. D’altro canto, la stanchezza e l’età ci hanno portato a fare questa scelta».

70 anni fa

E’ così l’occasione per ripercorrere questi 70 anni. «Tutto ha avuto inizio nel 1955 – ha proseguito Noseda – quando mio nonno Natale Roberto, in pratica il padre di mio papà Luigi, ha preso in gestione il distributore di via Milano. In quegli anni ovviamente era molto diverso da ora: c’erano poche automobili e il nostro benzinaio era uno dei pochi presenti in città. Si era sempre aperti e il self service non esisteva ancora. Però non c’era solo la pompa di benzina. Il bar annesso ha rappresentato un luogo di ritrovo per tanti canturini, nel quale si sono formate amicizie che ancora oggi proseguono». La gestione del distributore è sempre stata familiare. «Insieme al nonno e a mio padre, hanno lavorato anche le sorelle di mio papà, Rosella e Adele. Dopo il matrimonio, vi è entrata anche la mia mamma, Michelina Visconti. Successivamente le mie zie hanno scelto altre strade professioni, così la gestione dell’attività è rimasta ai miei genitori». Lo storico distributore Esso di via Milano ha vissuto anche i cambiamenti dal punto di vista tecnologico. «Sicuramente l’introduzione del self service tra gli anni Settanta e Ottanta. Purtroppo però negli anni quello che è cambiato è stato soprattutto il rapporto con l’azienda petrolifera proprietaria del distributore. Oggi non si dialoga più, tutto tramite computer o call center. E’ un peccato perché si perde il piacere di dialogare con le persone». Quando nel 1995 la mamma ha deciso di andare in pensione, a fianco del padre è arrivata proprio la figlia Daniela Noseda.

La pensione

«Ho lascito il mio lavoro e ho iniziato qui l’anno successivo, e successivamente io e mio nipote Roberto siamo entrati in società insieme. Abbiamo gestito il distributore per tutti questi anni, ma adesso abbiamo deciso di smettere. Nel cuore mi rimarrà per sempre l’immagine di me bambina, che abitavo insieme alla mia famiglia sopra il distributore, oppure di quando si scendeva a prendere il caffè al nostro bar annesso al benzinaio. Ho visto alcuni clienti piangere quando abbiamo comunicato loro la nostra decisione: significa che abbiamo creato rapporti umani sinceri e che ci siamo sempre comportati correttamente. Questo non può che farci piacere. Ora guardiamo avanti e inizieremo a scrivere una nuova pagina della nostra vita».