I comuni fanno cassa con gli autovelox, ma dal 12 giugno stop a quelli non omologati
I comuni che adottano apparecchi non omologati dovranno infatti disattivarli, pena una raffica di ricorsi da parte degli automobilisti
I comuni continuano a fare cassa con le multe stradali, 650 milioni nel 2024 (+11%). Dal 12 giugno qualcosa cambierà, rischiano il fermo gli autovelox perché mancano ancora le regole per l'omologazione degli apparecchi.
Codacons e Assoutenti, fanno i conti anche in vista dei prossimi esodi estivi. Codacons ha analizzato i rendiconti che gli enti locali devono pubblicare per legge entro il 31 maggio di ogni anno, indicando gli introiti percepiti attraverso le sanzioni per violazione del codice della strada e il relativo utilizzo.
Milano rimane in testa alla classifica dei comuni italiani con i proventi più alti, al secondo posto si piazza Roma con quasi 169 milioni di euro di incassi. Il comune che registra l'incremento percentuale maggiore delle multe rispetto al 2023 è Campobasso, +174. Incassi stellari invece realizzati con gli autovelox posizionati in ogni dove spesso tutor che rappresentano l’incubo per gli automobilisti e spesso posizionati su strade su cui la segnaletica non indica i limiti di velocità come sulla Frosinone Mare.
Assoutenti osserva come, "in assenza di regole certe, si rischi il caos sulle strade delle vacanze, con conseguenze non indifferenti sul fronte della sicurezza stradale e sulle casse degli enti locali".
"I comuni che adottano apparecchi non omologati dovranno infatti disattivarli pena una raffica di ricorsi da parte degli automobilisti, anche in virtù di una recente sentenza della Cassazione che ha bocciato la circolare del Mit che equiparava l'omologazione all'approvazione degli autovelox, ribadendo come le sanzioni elevate da apparecchi non omologati siano nulle". Non solo.
"Dal prossimo 12 giugno le amministrazioni locali, con l'entrata in vigore definitiva delle nuove regole varate dal Mit lo scorso anno, non potranno più disseminare le strade di autovelox, ma dovranno rispettare distanze minime tra una postazione e l'altra e installarli dopo il parere dei Prefetti".