«I bambini dell’asilo sono il primo pensiero»
Il primo cittadino Testore illustra il suo primo anno di mandato amministrativo, tra progetti e difficoltà

E’ passato poco più di un anno dalla vittoria elettorale di Giorgio Testore, dalla nomina della sua Giunta. Un anno intenso, dove lo scontro e le sorprese certo non sono mancate. Ed è proprio Testore, dal suo ufficio nel Palazzo Municipale a fare un bilancio di questi primi mesi.
Un anno di Amministrazione Testore
Qual è stato il primo pensiero o sfida concreta, che ha affrontato appena indossata la fascia tricolore?
«Il primo pensiero è stato per i bambini della scuola materna, che vivono una situazione di precarietà per la mala gestione della questione “Marengo” da parte della precedente Amministrazione e la sfida concreta che ci siamo posti è quella di ridare la Marengo ai bambini quanto prima, compatibilmente con le tempistiche che abbiamo scelto per affrontare la questione, che passa dalla nomina di un perito da parte del Tribunale di Vercelli e la successiva relazione. Abbiamo ragionevoli sensazioni, supportate da pareri tecnici che la scuola possa essere riqualificata e non abbattuta come sosteneva il mio predecessore. Certo è che a causa di posizioni politiche i veri danneggiati sono i nostri bimbi e le famiglie».
Sappiamo che Cigliano ha affrontato difficoltà legate alla carenza di personale. Quanto incide questo sul quotidiano e sull’avviare e seguire i progetti?
«Le carenze di personale a causa delle varie fuoriuscite non hanno facilitato il nostro operato, devo però dire che la collaborazione con i dipendenti non è mai mancata e questo ci ha permesso di portare avanti nel migliore dei modi gli uffici. E’ bene fare chiarezza sulle uscite: all’ufficio tecnico alcuni dipendenti avevano già partecipato a concorsi prima del nostro insediamento; qualcuno aveva già richiesto la mobilità molti mesi prima delle elezioni; qualcuno ha partecipato a dei concorsi in altri comuni di livello superiore perché aspirava ad una sua carriera, così come il Comandante dei vigili ha scelto di ritornare a Novara luogo da cui proveniva. Inoltre, all’ufficio tecnico l’ausilio di studi esterni ci ha permesso, sia nell’edilizia privata che nei Lavori Pubblici, di portare avanti molti interventi e di recuperare parte dell’arretrato dei privati».
Nonostante le sfide, l'Amministrazione sta dimostrando un forte impegno nel portare avanti le opere pubbliche. Può farci qualche esempio concreto?
«Come ho sempre detto sapevamo che l’eredità lasciataci era pesante, ma dopo un’analisi attenta, abbiamo verificato che non c’è nessun edificio o proprietà che non abbia problematiche, così come strade e marciapiedi. Detto questo sono stati appaltati i lavori di ristrutturazione del Campanile e dell’Ala, abbiamo stanziato le risorse necessarie per i lavori in via Fratelli Rosselli, per i servizi igienici del parco giochi, per la ristrutturazione completa del tetto di Casa Rosada Atc, l’asfaltatura di alcune strade, la manutenzione dei marciapiedi con un piano quinquennale, il rifacimento del campo da tennis (completamente abbandonato dalla amministrazione Marchetti dopo averlo ricevuto dal precedente gestore in perfetto stato). Poi stiamo facendo i lavori di manutenzione del tetto della scuola e del Municipio, sistemeremo alcune tombe di nostra proprietà e le scalinate di accesso al palazzetto dello sport e tanti altri minori interventi come la tinteggiatura degli uffici che mancava da vent’anni».
La sua amministrazione cerca di valorizzare e promuovere eventi e manifestazioni. Quanto è importante per voi far vivere il paese?
«Ritrovare lo spirito di comunità, rifare comunità. Lo abbiamo ampiamente detto in campagna elettorale e lo stiamo portando avanti. Iniziative come il carnevale, così come il Palio dei Rioni hanno fatto riemergere la voglia di Cigliano e dei ciglianesi di incontrarsi, frequentarsi, ritrovarsi nelle piazze cittadine. Così come fondamentale è il coinvolgimento dei giovani. Il progetto con l’Associazione Itaca ed il conseguente gruppo di giovani che si è aggregato con la denominazione “I Ciuchè” va proprio in quell’ottica di lavoro di coinvolgimento di più parti della società ciglianese. Altrettanto viene fatto con il costante confronto con le Associazioni che sono il cuore del nostro paese. Insieme si possono fare tante cose ed andremo avanti su questa strada senza curarsi di chi ancora tenta con argomenti pretestuosi di fermare questo cambiamento di rotta del paese».
Amministrare un Comune come Cigliano, con le complessità che ha descritto, richiede una grande dedizione. Qual è il messaggio che si sente di rivolgere ai suoi concittadini?
«Lavoriamo insieme per il bene comune. Questo mi sento di chiedere a tutti i ciglianesi. I Sindaci e le Amministrazioni passano ma Cigliano ed i ciglianesi rimangono quindi più riusciamo a lavorare fattivamente insieme tra Amministratori, Associazioni, Cittadini, ecc.. e più è possibile far ripartire il paese di Cigliano. Certo occorre anche migliorare il senso di partecipazione civica, per questo chiediamo a tutti di aiutarci evitando di sporcare le strade e le piazze, seguendo le regole per i possessori dei cani e dei conferimenti dei rifiuti, non parcheggiare fuori dagli appositi stalli e rispettando i limiti di velocità. Se tutti insieme facciamo questo Cigliano ritornerà ad essere il paese punto di riferimento di tutta la nostra area geografica, come nel passato».