Gli angeli dei fiumi e le troppe tragedie

L’allarme del presidente Giacomo Passera: "Aumentano le piene, ma gli interventi per mettere in sicurezza i corsi d’acqua sono diminuiti, serve più manutenzione".

Gli angeli dei fiumi e le troppe tragedie
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Un anno intenso per il «Nucleo Sommozzatori Volontari Treviglio» il 2024, dai dati che registrano l’attività su fiumi e laghi spiccano il salvataggio di tre bagnanti, i poco meno di 26mila chilometri macinati e le oltre ottomila ore di lavoro.

"I bagnanti devono rispettare i divieti"

"Il fenomeno degli annegamenti purtroppo è presente in tutti i fiumi dove siamo attivi, ovvero Adda, Brembo e Serio e sui laghi d’Endine e d’Iseo - ha commentato il presidente Giacomo Passera - come soccorritore posso dire che l’utenza che li frequenta è molto cambiata: non più famiglie del posto per un pic-nic o una gita fuori porta ma immigrati che ci trascorrono l’estate per sfuggire alla calura ma conoscono poco il territorio e le insidie che presenta. E infatti la maggior parte delle vittime è di origine straniera, di ogni età, soprattutto maschi, che tendono a sottovalutare i rischi. I cartelli di divieto di balneazione che informano dei pericoli ormai sono scritti in diverse lingue ma non sembrano funzionare come deterrente. Invece bisogna accontentarsi di una rinfrescata a riva, evitando di mangiare prima di entrare nell’acqua fredda e di rincorrere il pallone se dovesse essere trascinato via dalla corrente: spesso chi si butta per riprenderlo non riemerge dai flutti".

"Calati gli interventi di messa in sicurezza dei fiumi"

I corsi d’acqua negli anni sono cambiati.

"Come sommozzatore ho potuto riscontrare che gli interventi per metterli in sicurezza sono diminuiti – ha osservato Passera - visto che sono aumentate le piene, il letto dei fiumi dovrebbe essere dragato più spesso e più frequente dovrebbe essere la manutenzione delle sponde. Le normative attuali non tengono sufficientemente in considerazione che rami secchi e tronchi durante le esondazioni creano grossi problemi, anche alla stabilità dei ponti, penso per esempio alla passerella di Fara che abbiamo liberato dal legname".

Nel 2024 salavate tre vite

Un grande impegno quello dei volontari, che viene ripagato quando si salvano delle vite.

"Quello che ci rende orgogliosi è che il nostro intervento quest’anno ha portato in salvo tre persone, di 8, 15 e 47 anni - ha proseguito il presidente - Siamo stati richiesti un po’ ovunque, e abbiamo percorso 26mila chilometri: per questo mi sento di ringraziare i nostri 41 volontari che prestano servizio gratuitamente, notte e giorno, affrontando situazioni rischiose e difficili anche emotivamente".

Sommozzatori

Nuove attrezzature

Negli anni il Nucleo sommozzatori ha ampliato e modernizzato la sua attrezzatura.

"Operiamo anche attraverso la ricerca strumentale, infatti abbiamo a disposizione speciali telecamere subacquee che permettono di compiere perlustrazioni anche senza personale direttamente in acqua, a tutto vantaggio della sicurezza - ha evidenziato Passera - possiamo contare anche su una centrale per droni, molto utili perché in grado volare sopra la zona interessata dalle ricerche come farebbe un elicottero, ma a un’altezza che può essere adeguata al bisogno".

Il presidente ha infine stigmatizzato il caso di vandalismo avvenuto tempo fa a Fara, ai danni di un gommone appartenente all’associazione.

"Uno spiacevole episodio ma per fortuna c’è chi ci sostiene - ha concluso sereno - la 'Casa del dolce' di Fara ha acquistato il motore, mentre al gommone con carrello ha pensato la Bcc di Treviglio. Invece per la ricerca strumentale sono arrivati i contributi delle ditte 'Demi' di Brembate e 'Bramati' di Fara".

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