All’ospedale di Santorso nasce il “Giro Benessere”, un’iniziativa sperimentale per prevenire e riconoscere precocemente le fragilità emotive che possono emergere nelle donne subito dopo il parto. Il progetto è stato avviato dall’U.O.C. Ostetricia e Ginecologia in collaborazione con il servizio di Psicologia Clinica e, nei primi tre mesi, ha mostrato risultati significativi nella capacità di individuare situazioni di disagio senza stigmatizzare le neo-mamme.
Un approccio naturale
La dott.ssa Sara Fantinato, direttore dell’U.O.C. Ostetricia e Ginecologia, ha spiegato che il “Giro Benessere” consiste nella presenza quotidiana della psicologa in reparto:
“La sua diventa una presenza normale e familiare, evitando lo stigma del ‘hanno chiamato la psicologa’, e diventa più facile cogliere eventuali segnali”.
I colloqui avvengono in modo informale, con eventuali approfondimenti successivi.
Collaborazione tra professionisti
Secondo il dott. Massimo Scollo, direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’ULSS 7 Pedemontana, il progetto nasce da un’integrazione già consolidata tra Ostetricia e Psicologia:
“Ha rafforzato la collaborazione con ostetriche e puericultrici, migliorando la presa in carico complessiva della diade mamma-bambino”.
Il Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana, Carlo Bramezza, definisce l’iniziativa “fortemente innovativa”, perché mette al centro la persona e non solo la condizione fisica. Inoltre evita qualsiasi forma di stigmatizzazione e dimostra la capacità del personale di fare squadra per il bene dei pazienti.
I primi risultati
Nei primi tre mesi, il “Giro Benessere” ha permesso la realizzazione di 69 colloqui individuali aggiuntivi rispetto alla media del trimestre. È stata registrata anche una minore incidenza di situazioni di disagio psicologico rilevate successivamente dagli operatori della Pediatria durante le visite di controllo.
La dott.ssa Emilia Laugelli, responsabile del Servizio di Psicologia Clinica, ricorda:
“Il parto non è solo un momento di grande fatica fisica, ma anche emotiva ed è importante considerare la persona nel suo insieme, dunque anche le emozioni che vive: situazioni come un senso iniziale di inadeguatezza, l’insonnia, le preoccupazioni per il futuro o anche le difficoltà nell’allattamento possono portare a condizioni di difficoltà. Non a caso la Regione del Veneto ha introdotto negli ultimi anni un questionario da somministrare già in reparto che ha proprio lo scopo di intercettare questo tipo di situazioni. Ma spiegare alle donne, e anche ai papà, che queste situazioni sono normali le aiuta anche ad affrontarle e gestirle in modo più consapevole.
Il ‘Giro Benessere’ viene svolto insieme all’ostetrica e alla puericultrice, due figure già familiari per la neo-mamma, e consente alla psicologa di presentarsi e far sapere alle donne e alle coppie che nel caso in cui sentissero il bisogno di scambiare un pensiero sui propri movimenti interiori c’è la possibilità di trovare ascolto: si tratta di un invito aperto che le donne possono cogliere anche in un secondo momento, in particolare durante il primo mese dopo le dimissioni”.
Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, oltre il 50% delle donne sperimenta il cosiddetto “maternity blues”, una forma di tristezza passeggera, mentre il 10-15% vive sintomi più intensi e persistenti che possono portare a depressione post-partum. Il “Giro Benessere” interviene proprio per intercettare queste situazioni e offrire un supporto vicino e non giudicante.